La medaglia che non t'aspetti e per questo la più bella, la più emozionate, quella che sarà a lungo ricordata. Luca De Aliprandini originario della Val di Non, la terra famosa per le mele tra le montagne del Trentino, sotto le Tofane si è laureato vicecampione del mondo di slalom gigante, la specialità più praticata (e anche più comune) dell’universo dello sci alpino. Campione del mondo di gigante sulle nevi ormai primaverili di Cortina d’Ampezzo il francese Mathieu Faivre che ha preceduto di 63 centesimi l’italiano e di 87 l’austriaco Marco Schwarz. L’azzurro, 30 anni, condivide questo argento con tutta la squadra italiana ma anche con la fidanzata, la svizzera Michelle Gisin, lunedì scorso bronzo in combinata sempre sulle nevi di Cortina d’Ampezzo. Una love story quella di Luca e Michelle nata l’1 settembre di sei anni fa, nel giorno del 24/o compleanno di lui. Nei mesi estivi vivono assieme a Riva del Garda sulle rive dell’omonimo lago e, come Luca aveva dichiarato nell’estate scorsa in merito alle nozze, "Michelle mi ha chiesto di aspettare i 7 anni di fidanzamento". De Aliprandini, finanziere, soprannominato Finferlo fin da quando militava nella squadra del Comitato trentino ed era il più piccolo di tutti, non era mai salito sul podio in Coppa del mondo e in questa stagione aveva ottenuto un ottavo e un sesto posto rispettivamente il 7 dicembre a Santa Caterina Valfurva e il 9 gennaio ad Adelboden. Dall’esordio nell’ottobre 2011, Luca si è classificato solo due volte tra i primi cinque: il 2 marzo dello scorso anno a Hinterstoder, quinto in slalom gigante, e il 6 gennaio 2018 sulle 'gobbe' della Chounisbaergli di Adelboden, quarto sempre in gigante nella gara vinta dall’austriaco Marcel Hirscher. Tre anni fa a precedere lo sciatore trentino era stato il francese Alexis Pinturault, oggi grande favorito, al comando dopo la prima manche ma clamorosamente uscito nella parte alta della pista 'Labirinti' nella seconda. Nel palmares di De Aliprandini solo una vittoria nel circuito di Coppa Europa, nel marzo 2013 in gigante ad Andorra e nemmeno medaglia iridate a livello juniores. Insomma, un 'Carneade' che oggi ha scritto la storia dello sci italiano per la 73/a medaglia in un Mondiale, la 25/a d’argento. L’Italia maschile non vinceva una medaglia iridata in slalom gigante dal 15 febbraio 2013 quando Manfred Moelgg centrò il bronzo alla rassegna di Schladming. AGI