L’allenatrice della nazionale femminile iraniana di sci alpino, Samira Zargari, non ha potuto recarsi in Italia con la sua squadra per i Mondiali di sci a Cortina, perché «il marito le ha proibito di partire». Lo riporta la Bbc nella versione persiana, citando una fonte nella Federazione iraniana di scii sentita dal quotidiano Shargh. Non è la prima volta che a un’atleta iraniana viene vietato un viaggio per partecipare a una competizione internazionale, per via del bando del consorte. In Iran, per legge, le donne devono avere il permesso dei mariti per ricevere il passaporto e gli stessi mariti possono vietare alle moglie di partire. Secondo Shargh, i funzionari della Federazione hanno cercato «fino all’ultimo» di risolvere «il problema», ma senza successo. I funzionari della Federazione iraniana, scrive l’edizione farsi di Deutsch Welle, speravano di risolvere la questione e per questo non hanno nominato una sostituta e la squadra alla fine è partita per l’Italia sotto la responsabilità di Marjan Kalhor, membro di lunga data della squadra nazionale di sci alpino. Samira Zargari non è la prima atleta iraniana il cui marito le vieta di partecipare a competizioni internazionali. Prima di lei, nel 2015, era toccato a Niloufar Ardalan, capitano della nazionale femminile di calcio a cinque, e nel 2017 a Zahra Nemati, campionessa dei Giochi Paralimpici di tiro con l’arco. Nel caso di Ardalan il suo viaggio fu sbloccato con l’intervento della magistratura iraniana, visto che la legge prevede che sia il pubblico ministero, in caso di emergenze, a decidere sul rilascio del passaporto per le donne.