La partecipazione dell’ex numero uno del mondo Andy Murray agli Australian Open è in dubbio dopo che il britannico è risultato positivo al Covid-19. Il 33enne tennista scozzese avrebbe dovuto volare a Melbourne con un volo charter nelle successive 36 ore ma invece è stato costretto a restare in quarantena e in isolamento nella sua casa di Londra. Murray, che si dice sia in buona salute, rimane comunque fiducioso che gli sarà permesso di viaggiare in sicurezza in un secondo momento e dunque scendere un campo a Melbourne, torneo dello Slam che lo ha visto cinque volte finalista in carriera. Il bi-olimpionico, due volte trionfatore a Wimbledon, si era cancellato la scorsa settimana dall’Atp di Delray Beach proprio per rendere minimi i rischi di prendere un volo transatlantico per la Florida. Gli Australian Open inizieranno l’8 febbraio a Melbourne Park, tre settimane dopo la data tradizionale, a causa della pandemia di nuovo coronavirus e i giocatori dovranno risultare negativi prima di prendere uno dei 15 voli charter, predisposti dagli organizzatori del torneo e al 25% della loro capacità, per l’Australia. Una volta arrivati, gli atleti dovranno superare una serie di test per la ricerca del Covid durante una quarantena di 14 giorni a Melbourne prima del Grande Slam. Sceso al 122esimo posto del ranking mondiale, Murray ha ottenuto una wild card per accedere direttamente al tabellone principale. Murray è stato in grado di giocare solo sette partite ufficiali nel 2020 a causa di un persistente infortunio pelvico e della sospensione di cinque mesi dei tornei a causa dell’emergenza sanitaria.