Venerdì 22 Novembre 2024

Alex Zanardi trasferito all'ospedale di Padova: "Condizioni stabili"

Alex Zanardi

E’ ancora presto per dire quando tornerà a casa. Intanto Alex Zanardi ci si è avvicinato, cinque mesi dopo il drammatico incidente in handbike vicino a Siena il 19 giugno. Arrivato in condizioni critiche 120 giorni fa al San Raffaele di Milano, dopo i progressi prodotti dalle cure questa mattina è stato trasferito per proseguire il suo percorso in una struttura di neuroriabilitazione dell’ospedale di Padova, a una decina di chilometri da Noventa Padovana dove l’ex pilota di Formula 1 vive assieme alla moglie Daniela e al figlio Niccolò. Il campione paralimpico bolognese, 54 anni, «ha raggiunto una condizione fisica e neurologica di generale stabilità che ha consentito il trasferimento ad altra struttura ospedaliera dotata di tutte le specialità cliniche necessarie e il conseguente avvicinamento al domicilio familiare», ha annunciato la nota del San Raffaele, dove è stato curato dall’equipe guidata dal professor Luigi Beretta, direttore della Neurorianimazione. Là Zanardi era stato trasportato il 24 luglio «in condizioni di grave instabilità neurologica e sistemica», quando il percorso di riabilitazione a Villa Beretta, nel Lecchese, si era interrotto dopo appena quattro giorni. Un’infezione, infatti, aveva nuovamente reso complicate le condizioni, stabilizzate all’ospedale di Siena dopo due interventi neurochirurgici e uno per la ricostruzione cranio-facciale, necessari in seguito allo scontro con un camion, su cui le perizie sono divise, in attesa della decisione della Procura di Siena sull'archiviazione o la richiesta di rinvio a giudizio per il camionista, unico indagato. Sono poi diventate sei le operazioni nel percorso chirurgico proseguito al San Raffaele dove, in un quadro clinico comunque complesso, Zanardi è passato dalla terapia intensiva a cure sub-intensive, e i progressi hanno consentito di avviare un "percorso di riabilitazione fisica e cognitiva». Ascoltando registrazioni di voci e musiche a lui familiari, l’ex pilota ha iniziato a reagire e, un paio di mesi dopo, è arrivato il trasferimento a Padova, una svolta positiva in un percorso ancora lungo, da misurare quanto meno in mesi. Il San Raffaele lo ha salutato augurandogli «un futuro di progressivo miglioramento clinico», mentre il sindaco di Padova, Sergio Giordani, sui social ha accolto l’ex pilota con un grande augurio e un abbraccio alla sua famiglia. E i suoi cari, dopo cinque mesi di avanti e indietro fra Padova e Siena, Lecco e Milano, finalmente lo hanno vicino a casa.

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