Domani Arianna Fontana compirà 30 anni e più della metà della sua vita l’ha passata sul ghiaccio. Portabandiera alle Olimpiadi invernali del 2018, con un palmares di un oro due argenti e 5 bronzi contando tutti i giochi, campionessa del Mondo e d’Europa, Arianna Fontana è una delle pattinatrici più forti della storia italiana nello short track. Dagli inizi iridati alle Olimpiadi di Torino del 2006, quando a 15 anni e 314 giorni fu la più giovane medaglia italiana ai Giochi invernali, fino alle Olimpiadi di due anni fa a Pyeongchang dove tenne alta la bandiera azzurra. Il pattinaggio nel cuore con una passione fulminea.
Già a 4 anni gareggiava col fratello maggiore Alessandro e la madre faceva 150 chilometri al giorno per portarla alla pista di allenamento in Valmalenco da Bormio. Passione che l’ha portata a schizzare sul ghiaccio torinese nel 2006 e a ripetersi a Vancouver. Due bronzi nei primi due giochi. In casa con la staffetta 3000m e in Corea la gioia individuale col terzo posto nei 500 metri. Quattro anni dopo le medaglie aumentano, diventano tre. A Soci è argento nei 500 metri, bronzo nei 1500 e terzo posto anche nei 3000 staffetta. Un’escalation che la porta a Pyeongchang a raggiungere l’oro nei 500 metri, specialità della casa, a conquistare l’argento nei 3000 staffetta e a prendersi il bronzo nei 1000.
Una carriera in crescendo perchè in mezzo ci sono 7 campionati europei vinti Ventspils nel 2008, a Torino nel 2009, a Heerenveen nel 2011, a Mladà Boleslav nel 2012, a Malmo nel 2013, a Torino nel 2017 e a Dresda nel 2018 e nella classifica finale della competizione continentale è uscita dal podio soltanto due volte dal 2006 ad oggi. A livello mondiale si è imposta come vincitrice della coppa del mondo nei 500 m del 2012 frutto delle conquiste di 4 medaglie d’oro e un argento nelle singole gare. Quando nel 2018 chiuse il tris di medaglie dei giochi olimpici di Pyeongchang, imponendo il suo record personale nei 500 metri, divenne la seconda atleta più medagliata di sempre ai Giochi Olimpici Invernali, alle spalle di Stefania Belmondo. Un giusto riconoscimento per quella bambina prodigio di trent'anni che non ha mai smesso di stupire il mondo. AGI
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