Mentre la pandemia di Covid-19 ha imposto la sospensione o l’annullamento di diversi appuntamenti sportivi in tutto il mondo, il Giappone è stato fermo nel dichiarare che i Giochi si faranno.
«Alla fine ci è stato chiesto di simulare il caso di un posticipo» delle Olimpiadi, ha reso noto in forma anonima una delle fonti, un «funzionario vicino al comitato organizzatore e impegnato nella stesura della bozza degli scenari». «Stiamo stilando piani alternativi, un piano B, C, D, tenendo conto di diverse tempistiche per il posticipo», ha aggiunto il funzionato, spiegando che nei piani vengono stimati anche i costi dei diversi rinvii.
Per ora, ne gli organizzatori di Tokyo 2020 ne il governo giapponese come pure il Comitato olimpico internazionale hanno commentato l’indiscrezione.
Le opzioni - tra cui vi è una «riduzione» dei Giochi o la possibilità di svolgerli comunque, ma senza spettatori - verranno valutate alla fine di marzo dal comitato organizzatore. La seconda fonte ha poi aggiunto che si sta discutendo anche un posticipo di uno o due anni, mentre nello staff dell’organizzazione alcuni sperano che il rinvio non superi i 45 giorni. Le Olimpiadi dovrebbero iniziare il 24 luglio. AGI
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