Ormai una Italia superlativa quella dello sci: nello stesso sabato azzurro Federica Brignone ha vinto lo slalom gigante di Coppa del mondo al Sestriere mentre a Wengen, in discesa, Dominik Paris è arrivato 2/o sulla mitica pista del Lauberhorn. A Sestriere - con Fede al comando dopo la prima manche - è stata davvero una gara al cardiopalma finita con le prime tre atlete comprese in un solo incredibile secondo. Infatti Brignone ha vinto ex aequo con la slovacca Petra Vlhova in 2.21.15. Terza la statunitense Mikaela Shiffrin in 2.21.16 . Per la valdostana Brignone è, a 29 anni, il terzo successo stagionale, il 13/o in carriera. E’ sempre più' suo, con 375 punti contro i 314 di Shiffrin, il pettorel rosso di leader . La 'figlia d’arte' azzurra ha vinto a Sestriere dove sua madre, l'eroina della valanga rosa 'Ninna' Quario vinse la sua ultima gara nel dicembre del 1983, uno slalom speciale. «E' stata una emozione gigante in una giornata meravigliosa: in Italia , davanti ad un grandissimo pubblico con tutti che da stamattina mi gridavan Fede-Fede-Fede», ha detto l’azzurra fuori di sè dalla gioia . Per l’Italia in classifica ci sono poi , con una eccellente seconda manche di tutta la squadra, Sofia Goggia 9/a in 2.22.80, Marta Bassino 10/ 2.22.89 e Irene Curtoni 18/a in 2.24.19. In particolare Curtoni ha rimontato ben dieci posizioni rispetto alla prima manche. A Wengen , invece, Dominik Paris è finalmente riuscito ad ottenere il suo primo podio sulla leggendaria Lauberhorn , una pista da lui mai troppo amata. Ha infatti ottenuto il 2/o tempo in 1.42.82. Per Paris è il quinto podio stagionale , il 37/o in carriera. Oggi è riuscito finalmente a far bene sull'ostico passaggio della «S» Kernencon, con le sue due curve ravvicinate in una sorta di budello. La vittoria è andata in 1.42.53 allo svizzero Beat Feuz, 32 anni, terzo successo a Wengen e 13/o in carriera. Terzo il tedesco Thomas Dressen in 1.42.84. Feuz - che è grande amico di Paris - con questo suo successo lo ha sorpassato in classifica e gli tolto così il pettorale rosso di leader in questa disciplina: 400 punti contro 384. Per l'Italia bene anche Mattia Casse, 13/o in 1.44.07. Più indietro tutti gli altri mentre, non sentendosi ancora completamente ristabilito, ha deciso di non gareggiare Christof Innerhofer. Questa discesa - 90/a edizione della storica Lauberhorn - non si è svolta su tutti i 4.270 metri della lunghissima pista ma sul tracciato più corto di una quarantina di secondi , con partenza abbassata a quella della combinata di venerdì. C'è stato, infatti, un 'infortuniò nella organizzazione. Dopo una nevicata notturna, stamani per ripulire la pista in quota sono intervenuti dei pesanti gatti della neve, con il risultato di rovinare il fondo ghiacciato compromettendone la tenuta. Domani a Wengen è in programma lo slalom speciale, mentre a Sestriere va in scena uno slalom gigante parallelo. Intanto oltre alla Super Italia vanno evidenziati i tempi duri per lo sci austriaco, le cui azioni dopo il ritiro dell’asso pigliatutto Marcel Hirscher sono in netto calo. Le classifiche di coppa del mondo per nazioni parlano chiaro: quella generale uomini e donne, dopo 37 delle 85 gare in calendario, vede al comando la Svizzera con 4.4.23 punti seguita dall’Austria con 4.198 e con l’Italia buona terza con 3.349. Non succedeva da decenni, e l’eterna rivalità tra i due paesi alpini leader dello sci pareva orientata definitivamente in favore di Vienna. Ancor peggio vanno le cose per la Ski-Nation, il Paese dello sci come l’Austria si è' sempre presentata per ragioni non solo sportive ma anche e soprattutto economiche turistiche , nella classifica per soli uomini. Dopo 20 delle 44 gare in calendario al comando c'è la Svizzera con 2.704 punti seguita da Norvegia con 2.379 e Francia con 2.355. L’Austria ( 2.0699) è solo quarta, davanti a Italia con 1.348. Migliore la classifica donne, dopo 17 gare su 40: al comando con 2.129 punti c'è ancora l’Austria, che schiera fior di atlete in tutte le discipline e ha un vivaio vastissimo curato con meticolosa professionalità, ma l’Italia la segue da vicino con 2.001. Comprensibile quindi un certo nervosismo presente nelle selezioni austriache, anche se all’esterno viene fatta filtrare la considerazione che la stagione è solo a metà e i conti si faranno alla fine. (ANSA)