Primo oro per l’Italtuffi agli Europei di Kiev. Nella gara di apertura della terza giornata alla piscina del Liko Center, la finale secca dalla piattaforma sincro femminile, le azzurre scrivono un’altra pagina di storia. Chiara Pellacani e Noemi Batki conquistano infatti il titolo, primo continentale nella specialità e terza complessiva (dopo i bronzi di Brenda Spaziani e Valentina Marocchi a Madrid 2004 e della stessa Batki con Tania Cagnotto ad Eindhoven 2008). Tutta cuore, grinta e classe la gara delle azzurre, nonostante un piccolo infortunio occorso alla giovane romana nell’ultimo tuffo nella fase di riscaldamento, che chiudono con 290.34 punti, precedendo le britanniche Poebe Banks ed Emily Martin con 284.40 e le favorite russe Ekaterina Beliaeva e Iuliia Timoshinina, bronzo con 277.50. Chiara entra male nell’ultimo tuffo di riscaldamento procurandosi una leggera contrattura al tricipite del braccio destro; ma la giovane romana è dura da battere. Le azzurre dopo gli obbligatori sono terze (89.40), dietro a Russia (94.20) e Gran Bretagna (90.60). Poi è una sinfonia in crescendo, che inizia con un perfetto triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (67.50), che vale il sorpasso alle britanniche e alle russe che presentano lo stesso tuffo ma imperfetto (59.40 - 44.10). Anche il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato (68.16) entusiasma, ed accende il team Italia, assiepato in prima fila sulle tribune della piscina del Link Sport Centre; perchè il gap da Banks e Martin si allarga (225.06-217.20). Domenico Rinaldi, tecnico di Batki e Pellacani, richiama le sue ragazze all’ultimo sforzo e le due rispondono da campionesse, quali sono. Il doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (65.28) è suntuoso, quello delle inglesi leggermente migliori (67.20) ma non serve per il sorpasso: restano seconde, con Beliaeva e Timoshinina bronzo. Batki e Pellacani, quindici anni di differenza tra le due, conquistano l'Europa e mettono al collo un oro mai visto Generazione differente, passione unica. Quindici anni di differenza tra le due, una generazione o forse più, ma entrambe unite, oltre che da occhi magnetici, dalla stessa grande passione per i tuffi e lo sport in generale. Noemi Batki, italoungherese, solare, 32 anni che compirà il 12 ottobre, da due anni si è trasferita a Roma dove si allena con il tecnico federale Domenico Rinaldi, dopo una vita trascorsa ad allenarsi con la mamma Ibolya Nagy con la quale ha condiviso moltissimi successi e medaglie. Ad agosto dello scorso anno l'argento agli Europei a Edimburgo 2018 l’hanno rilanciata in questa seconda giovinezza, fino all’ottavo posto dalla piattaforma ai mondiali di Gwangju che le ha aperto le porte delle olimpiadi di Tokyo 2020. Chiara Pellacani, romana, 17 anni il prossimo 12 settembre, è tesserata con la MR Sport F.lli Marconi e si allena fin dall’inizio con il tecnico federale Domenico Rinaldi. Ha vinto la medaglia d’oro agli Europei giovanili Bergen 2017 dai tre metri nella categoria ragazze ed è campionessa europea in carica nei tre sincro in coppia con Elena Bertocchi. Il successo dello scorso anno in Scozia l’ha lanciata nel panorama internazionale dei grandi e dopo il Mondiale di Budapest 2017, al quale ha partecipato senza troppe pressioni e responsabilità, questo è da ritenersi il suo vero e proprio esordio iridato. (ITALPRESS).