Da quasi un mese l’Inter non vinceva a San Siro, ma il successo di Parma aveva fatto capire che il trend si era invertito anche in trasferta. Contro la Samp è arrivata una vittoria sofferta ma meritata, al termine di una partita non bella, ma combattuta. Segnali di svolta nel clan nerazzurro, a prescindere dalla presenza o meno in campo di Mauro Icardi, sistemato in tribuna. Contava vincere e l’Inter ha assolto al proprio compito con estrema praticità anche senza il proprio centravanti. Nella domenica del calcio, resa surreale in Serie C dalla storia di Cuneo, dove il Pro Piacenza schiera solo sette ragazzini e perde 20-0, il campionato di Serie A al pomeriggio propone una Lazio in piena emergenza, che si fa rimontare da un Genoa guerriero. La squadra ligure vince con un grande gol di Criscito in recupero. Nell’attesa della Roma, il Milan rafforza il suo quarto posto ottenuto a Bergamo grazie a super Piatek. A far discutere è, però, il largo, meritato successo della Fiorentina a Ferrara, propiziato dalla Var, che annulla il regolare gol del vantaggio della Spal per assegnare un rigore a Chiesa per un contrasto in area nell’azione precedente. Dal 2-1 all’1-2, con una decisione legittima, ma inedita, con crollo finale della Spal. In zona-retrocessione prezioso e abbondante successo dell’Empoli su un Sassuolo in declino che inguaia il Bologna, che giocherà domani contro la Roma. Sofferto, ma molto importante, quello ottenuto dall’Udinese con un rigore che punisce un Chievo sfortunato. Simone Inzaghi mastica amaro, perché la Lazio, con nove giocatori importanti indisponibili, riesce a passare in vantaggio a Marassi con un’azione superlativa di Badelj dopo un triangolo con Immobile. Genoa sembra in bambola, la Lazio colpisce una traversa ancora con Badelj ma, nella ripresa, i rossoblu assediano il fortino laziale, pareggiano fortunosamente con un rimpallo di Lucas Leiva su Sanabria (al terzo gol in quattro partite). Il finale è un assalto genoano che trova i tre punti con una splendida conclusione di Criscito al 93'. La Fiorentina torna a sperare nella qualificazione all’Europa League grazie al 4-1 esterno sulla Spal. Meglio i viola nel primo tempo, con varie occasioni sprecate e una traversa di Muriel. Poi, Petagna fa sognare la Spal per pochi minuti, fino alla fiondata di Fernandes. Dopo il giallo Var, la Spal si innervosisce, quindi la Fiorentina dilaga con Simeone e Gerson. Adesso i viola si rilanciano, mentre la Spal resta nella zona minata. Ma il club è furibondo per la decisione arbitrale e il presidente se la prende senza ragione con Chiesa. Con le unghia e con i denti, l’Udinese trova un rigore alla fine e batte un volenteroso Chievo, che ha anche occasioni per passare in vantaggio. Sono tre punti che valgono oro, ma i veneti protestano, giudicando involontaria la gomitata subita da Pussetto. Arriva così il rigore che Teodorczyk trasforma dopo la prima respinta del portiere Sorrentino. Quasi una passeggiata, infine, la vittoria dell’Empoli su un Sassuolo che sembra avere perso mordente. Krunic, Acquah e Farias fanno la differenza, poi il portiere Dragowski impedisce agli ospiti di riportarsi sotto.