Josè Mourinho non è più l'allenatore del Manchester United con effetto immediato. Il manager portoghese paga i deludenti risultati della prima parte della stagione.
Ma non solo, troppi gli scontri con i suoi giocatori, primo fra tutti Paul Pogba e poi la dichiarazione di ieri sera non deve essere passata inosservata ai vertici del club.
"Abbiamo grossi problemi a livello fisico. Abbiamo molti giocatori che io considero 'predisposti all’infortunio', sono sempre infortunati. Ma non solo con me, anche prima che arrivassi io". Josè Mourinho aveva lancia una nuova accusa ai suoi giocatori dopo il 3-1 subito dal Liverpool che ha spedito il Manchester United a -19 dai Reds, al vertice della Premier League.
"Basta guardare le statistiche con van Gaal e prima di lui con Moyes - aveva aggiunto lo Special One -. In quel periodo c'erano giocatori infortunati in maniera permanente. Se sei sempre infortunato, diventa tutto più difficile. Faccio un esempio: Robertson, Mane, Salah, Wijnaldum, Keita, Fabinho sono giocatori fisici. E oltretutto sono tecnicamente buoni giocatori. Anch’io ho buoni giocatori a livello tecnico, ma non abbiamo giocatori con quella intensità, con quella fisicità. Quindi - aveva detto - quando la partita cresce d’intensità, diventa difficile per noi".
Dopo due anni e mezzo, si chiude, dunque, l’esperienza dello Special One all’Old Trafford: i Red Devils, in una nota, hanno annunciato che il tecnico portoghese "ha lasciato il club con effetto immediato. Il club ringrazia Josè per il lavoro svolto al Manchester United e gli augura il meglio per il futuro". La guida della squadra sarà affidata a un tecnico ad interim fino al termine della stagione, nel frattempo la società lavorerà per individuare un nuovo allenatore.
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