La Juventus non si ferma neppure a Firenze, dove in passato è caduta spesso, e continua la sua incredibile corsa verso l’ottavo scudetto di fila. È finita 3-0 per i bianconeri, ancora a segno Ronaldo stavolta su rigore a sigillare il risultato, 13esima vittoria in 14 gare, una striscia positiva in trasferta che dura dal 19 novembre 2017: quel giorno la Signora perse a Genova con la Samp, da allora ha inanellato in campionato 20 partite esterne utili consecutive. Insomma, una squadra mostruosa. È stato il giovane Bentancur, alla decima gara di fila da titolare, a sbloccare nel primo tempo con un gran sinistro dopo una triangolazione con Dybala mentre nella ripresa sono andati a segno Chiellini con una mezza girata (l'arbitro Orsato è ricorso alla Var per valutare un eventuale fuorigioco, anche nella prima parte del match era ricorso alla tecnologia non concedendo un rigore alla Juve per un presunto tocco di braccio di Biraghi) e quindi Ronaldo che ha trasformato il penalty concesso per un braccio in area di Edimilson Fernandes. La Fiorentina, inferiore da ogni punto di vista, ha retto l'urto dei campioni d’Italia solo per 30' nonostante la spinta dei 40.000 tifosi. Pioli ha scelto di affidarsi alla stessa formazione di Bologna confermando Gerson nel tridente con Chiesa e Simeone pur avendo recuperato l’ex Pjaca (entrato nel secondo tempo senza lasciare traccia): unica eccezione il rientro di Pezzella dopo l’infortunio. Nella Juve la grande novità tattica di Allegri è stato l’impiego da mezzala dell’ex viola Cuadrado, per il resto Dybala schierato alle spalle del tandem d’attacco Ronaldo-Mandzukic. Prima della gara il capitano bianconero Chiellini ha depositato un mazzo di fiori sotto la tribuna per omaggiare Astori, a sua volta ricordato con un coro al minuto 13 anche dagli oltre 2500 sostenitori juventini, fra gli applausi del pubblico viola. Suggestiva la coreografia in curva Fiesole dedicata a Riccardo Magherini, l’ex calciatore delle giovanili viola morto nel 2014 in una strada del centro di Firenze dopo essere stato fermato dalle forze dell’ordine. Al pronti via è stata la Fiorentina a creare un brivido alla Juve con un tiro potente di Benassi fuori di poco, ma la Juve dall’alto della sua evidente superiorità sapeva che prima o poi sarebbe riuscita a colpire e ad affondare la giovane tenera Fiorentina. E così è stato. Solo a inizio ripresa la squadra viola è riuscita a mettere un pò di scompiglio in area bianconera ma anche stavolta non ha concretizzato con i suoi attaccanti, in primis Simeone, allungando così a due mesi esatti il digiuno di vittorie (appena 5 punti conquistati nelle ultime sette partite). Alla fine dalla curva Fiesole sono partiti cori contro i Della Valle (in tribuna era presente il presidente onorario Andrea) mentre i giocatori della Juve festeggiavano in campo l’ennesimo successo acclamati dai loro sostenitori.