Tutto rinviato al Gp del Messico, fra una settimana. Kimi Raikkonen, cinque anni dopo l’ultimo acuto, vince il Gp degli Stati Uniti, quart'ultima prova del Mondiale di F1 e, soprattutto, rovina la festa di Lewis Hamilton, oggi solo terzo al traguardo, preceduto anche da un indemoniato Max Verstappen, partito 18mo. Quello che sarebbe dovuta essere l'annunciata celebrazione dell’ennesimo trionfo Mercedes si è trasformata invece nella rinascita Ferrari che oltre al redivivo finlandese ritrova anche la verve di Sebastian Vettel, alla fine 4/o al traguardo, dopo l’ennesimo errore stagionale al via per il contatto con Ricciardo (e che lo ha fatto retrocedere al 14mo posto) e poi eccellente quarto, superando proprio al penultimo giro l’altra Mercedes di Bottas. Una gara perfetta quella del finlandese della "Rossa", al 21mo successo in carriera, che con le ultrasoft sorpassa in partenza alla prima curva il poleman Hamilton e ritrova una vittoria che arriva dopo 111 Gran Premi e nell’110mo anniversario del titolo 2007, durante i quali aveva accumulato 14 secondi posti e 16 terzi posti, ma mai il gradino più alto. Che fosse la giornata giusta si era visto però al via, con Hamilton costretto sorprendentemente subito ad inseguire e ad una sosta anticipata per sostituire le gomme. Un "fuori programma" che ha dato via libera al finlandese (da oggi più vincente di Hakkinen nella storia della F1) che si è tolto la più grande delle soddisfazioni, poche settimane dopo il benservito da parte della Ferrari che lo sostituirà l’anno prossimo con il giovanissimo Leclerc (oggi ritirato). Dopo aver visto la gara e le due Rosse mai così performanti, crescono i rimpianti del Cavallino per gli errori a raffica che, dopo Monza, hanno compromesso il sogno iridato. Come compromessa è stata fin da subito la gara di Vettel, finito in testacoda al primo giro nel tentativo di attaccare Ricciardo: ancora una volta a rimetterci è stato il tedesco che in un attimo si è ritrovato 14mo, di fatto consegnando il titolo ad Hamilton che al 10mo giro, complice l’ennesimo stop della Red Bull di Ricciardo e la virtual safety car per rimuovere la sua vettura, ha deciso di anticipare la sosta per il cambio gomme (soft). Mentre Vettel piano piano risaliva posizioni, al 21mo giro è Raikkonen a fermarsi per il pit-stop, lasciando la testa della corsa a Hamilton il quale però, contrariamente a quanto ipotizzato, è stato costretto a una sosta ulteriore per il cambio gomme. Quando è rientrato, si è ritrovato quarto dietro a Raikkonen, Verstappen e Bottas, prima che il compagno di team gli facesse strada. Racchiusi in un pugno di secondi, i tre sono andati avanti fino alla fine, con il finlandese mai impensierito dall’olandese e il britannico che ha invece tentato il tutto per tutto (il secondo posto con Vettel 5/o gli sarebbe valso aritmeticamente il Mondiale), prima di finire largo e rimandare il discorso a Città del Messico. Gli fosse anche riuscito, non sarebbe però bastato perchè Vettel ha escluso ogni pericolo passando Bottas e mandando in fumo il primo match point iridato.