Da Milano a Torino ci sono circa 130 chilometri di autostrada, un tragitto che gli Azzurri dovranno percorrere in pullman nella giornata di lunedì, quando verranno sorteggiati i due gironi da tre della Final Six. La Nazionale del ct Blengini si qualifica alla fase finale del Mondiale senza nemmeno dover sudare, ben prima di entrare in campo al Forum di Assago per affrontare la Russia campione d’Europa: 'merito' dei risultati delle avversarie negli altri gironi, Bulgaria e Slovenia infatti lasciano set e punti per strada nel tardo pomeriggio e regalano così all’Italia un posto garantito tra le migliori seconde. L’Italia però non si rilassa nè si accontenta: la gara contro la Russia diventa ininfluente ma Zaytsev e compagni onorano al massimo l’impegno e conquistano il primo posto nel girone, nonostante la sconfitta 3-2. Per i campioni d’Europa mostruose le prove di Mikhailov e Muserskiy, incontrastabili a muro e servizio. Dopo 6 vittorie cade l’imbattibilità azzurra dopo sei successi consecutivi, mentre la Russia resta ancora in corsa per la qualificazione alla finale. Menzione d’onore al pubblico: Forum nuovamente tutto esaurito e visibilmente commosso quando il presidente della Fipav, Pietro Bruno Cattaneo, celebra il ricordo di Vigor Bovolenta, regalando una maglia con il numero 16 al primogenito dell’indimenticato centrale azzurro. Il primo parziale dimostra ancora una volta la forza della Nazionale, che recupera Lanza dal fastidio al ginocchio: gli Azzurri non permettono mai agli avversari di mettere il naso avanti, partono fortissimo con Juantorena (6-1) e gestiscono l'unico momento di difficoltà (17-15) con grande personalità, infilando un contro-break di 5-2, prima di conquistare il primo set (25-19). La Russia reagisce e ad inizio del secondo set inizia a fare male con il servizio di Mikhailov e a muro, con il gigantesco Muserskiy a fare la parte del leone (5-8): l’Italia si fa prendere dalla frenesia, con tanti errori in palleggio firmati Giannelli e conclusioni imprecise (13-19). La Russia scappa e pareggia i conti (18-25). Nel terzo set l’equilibrio viene rotto da un parziale di 5-0 (da 5-5 a 5-10), dettato ancora una volta dalle battute di Muserskiy: Blengini libera i cani, Maruotti rileva Lanza ma la Russia è ormai in ritmo e in fiducia (10-16). Zaytsev suona la carica, Maruotti riaccende le speranze con una battuta vincente (20-22) prima di un errore al servizio che rompe l’inerzia della rimonta. La Russia vola quindi sul 2-1 con lo splendido ace di Mikhailov (21-25). L'Italia si scrolla di dosso tensioni e paure nel quarto set: Zaytsev prende i compagni sulle spalle con tre attacchi consecutivi (9-7), Juantorena infiamma il palazzetto con un contro-attacco spettacolare, Mazzone si mette in moto nei primi tempi, Maruotti fa il vuoto a servizio (20-15) e sulle ali dell’entusiasmo gli Azzurri si conquistano il tie-break. Nel set decisivo la stanchezza diventa protagonista: l'intensità cala, gli errori crescono e lo strapotere fisico della Russia fa la differenza, sfruttando al meglio i 218 centimetri di Muserskiy (15-11). L’Italia esce battuta ma con l'onore delle armi.