Non c'è due senza tre e l'Italia del volley batte l'Argentina a Firenze. Ora gli azzurri affiancano la Slovenia in testa alla Pool A dei Mondiali di pallavolo maschili. L'Italia ha sudato per avere la meglio sui sudamericani allenati da Julio Velasco, condottiero della Generazione di fenomeni degli anni '90, con un 3-1 (22-25, 25-15, 25-23, 28-26) davanti agli 8.260 spettatori (compresi l'ex premier Matteo Renzi e l'ex ministro Luca Lotti) di un Mandela Forum che ribolliva di tifo tricolore. Dopo un avvio contratto da entrambe le parti, nel primo set l'Italia arriva al 9-6 con Zaytsev (che però, forzando, sbaglia molto al servizio) e una buona regia di Giannelli, ma l'inerzia si muove presto a favore degli argentini trascinati da Poglajen. Lo schiacciatore della Bunge Ravenna attacca col 78%, gli azzurri commettono troppi errori al servizio, ricevono col 42% e il loro muro e' inefficace: cosi' si spiega il 22-25 argentino. Blengini, a lungo assistente di Velasco nei club, registra la difesa nel secondo set, che inizia equilibrato (8-8) ma poi viene spaccato da un break firmato Mazzone-Juantorena: lo schiacciatore della Lube ci mette sei punti dei suoi 22 totali di top scorer, mentre l'Argentina fa turnover coi suoi. Il terzo set comincia con un ace di Mazzone, ma l'Italia non riesce a staccare i rivali, e c'è qualche errore di troppo. Zaytsev (20 punti alla fine) è croce e delizia con tre errori al servizio, schiacciate brutali e perfino un pallonetto di misura per il 13-11 parziale. Juantorena dà spettacolo esaltato da Giannelli. L'equilibrio si trascina fino alla fine, fra invasioni contestate ed errori di misura. Zaytsev azzecca un ace per il 24-22, prima che Mazzone chiuda con una veloce; e che lo Zar abbia ritrovato la misura al servizio lo si vede nel quarto set, dove l'Italia scappa rapidamente sul 10-3, e poi sul 16-9. L'Argentina è alle corde, ma non cede: Velasco rimescola le carte e trova in panchina Jose Luis Gonzalez che mette sei punti nella rimonta dei sudamericani, propiziata anche dal risveglio di Poglajen e Solè. Un erroraccio di Juantorena 'corona' la remuntada sul 23-23, ed e' Zaytsev ad annullare due palle set all'Argentina. Un muro vincente di Mazzone (10 punti come Lanza, molti pesanti) offre la prima palla match all'Italia sul 26-25: ma è buona soltanto la seconda, un ace di Baranowicz appena entrato