Alla vigilia della prima partita da tre punti dell’Italia di Mancini, il ct va all’attacco. Domani sera, alle 20.45, allo stadio Dall’Ara di Bologna, l’Italia sfiderà la Polonia nella gara inaugurale della Nations League, competizione Uefa che mette in palio il posto per l’Europeo. Gli azzurri sono chiamati a riscattarsi dopo l’esclusione dal mondiale. Rigenerare la nazionale è il compito di Mancini, che al gruppo chiede un cambio di mentalità: «Siamo rimasti a casa dal mondiale perché non siamo riusciti a segnare alla Svezia. Voglio un’Italia propositiva, anche a costo di rischiare qualcosa. Ripartiremo da quanto di buono fatto nelle amichevoli di maggio e giugno». Ovvero dal 4-3-3. E probabilmente, da Insigne, Balotelli e Bernardeschi. Ci saranno Lewandowski e Zielinski a testare la nuova Italia. E ci sarà sempre Bologna nel destino del ct: «Perani mi portò in rossoblù, Burgnich mi fece esordire qui a 16 anni e domani sarà nuovamente il Dall’Ara a tenere a battesimo un’altra prima volta: la prima ufficiale da tre punti della mia Italia. Fu una bella emozione allora e sarà una bella emozione quella domani». Più che alle emozioni, però, il ct pensa a badare al sodo: "Questa competizione è spietata. Polonia e Portogallo sono sulla carta formazioni più forti di noi. Sappiamo di dover recuperare terreno dopo il recente passato e questa è una buona occasione. Il girone a 3 è spietato, non ammette passi falsi. Ma va bene così perché noi dobbiamo crescere in fretta. Il nostro obiettivo è arrivare primi nel girone in vista dei sorteggi per l’Europeo. Il nostro obiettivo è strappare il pass per l’Europeo». Per farlo servono i gol e urge pure trovare spazio a giovani che nei rispettivi club faticano a trovarne: «Ne abbiamo di bravi e tanti. Bisogna solo farli giocare», continua Mancini, che torna sull'argomento giovani, mentre preferisce non affrontare quello della formazione: «La dirò solo domani ai giocatori». E il modulo? Probabile il 4-3-3: «Ripartiamo dalle cose buone che abbiamo fatto nelle amichevoli di maggio e giugno. Balotelli? Mi preoccupano tutti i giocatori che fin qui hanno avuto pochi minuti e Mario è tra questi. Abbiamo due partite in tre giorni, ruoterò gli uomini. Se Mario giocherà e si stancherà lo cambierò». Probabile l’impiego di SuperMario, quindi, ma non certo. Certa è invece la fascia di capitano di Chiellini, che in nazionale racconta di respirare aria nuova: «A Coverciano sono tornato a vedere entusiasmo. E pure tanto talento: merito dei giovani». Il difensore della Juve domani sera al Dall’Ara sarà il capitano degli azzurri: «Ne sono onorato, per ora è così, ma è attualmente fuori uno come Daniele De Rossi, che potrebbe rivelarsi importante in futuro. E poi Gigione è ancora in attività...». Un messaggio neanche tanto velato per gli ex compagni.