Novak Djokovic è di nuovo il Re di Wimbledon, terza prova dello Slam della stagione. Il tennista serbo, numero 21 del mondo e 12 del seeding, nella finale di oggi, sul centrale dell’All England Lawn Tennis Club di Londra, ha sconfitto in tre set Kevin Anderson. Il redivivo Djokovic si è imposto col punteggio di 6-2 6-2 7-6 (3), in circa due ore e un quarto di gioco. Un pò appesantito dalle maratone degli ultimi giorni il gigante sudafricano, numero 8 del ranking Atp e del tabellone, che ha accusato durante il match problemi al bicipite destro. Combattuta soltanto la terza frazione, nella quale il serbo ha annullato 5 set ball ad Anderson (2 sul 4-5 e 3 sul 5-6). Per Djokovic è il quarto trionfo a Wimbledon, dopo i successi del 2011, del 2014 e del 2015. E’ anche l’affermazione numero 13 in carriera nei Major - ha vinto anche sei Australian Open, un Roland Garros e due Us Open - nonchè il 69° titolo internazionale. "E' tutto splendido: è la prima volta nella mia vita che qui c'è un piccolino che mi grida papà, papà. Sono felice che lui (mio figlio, ndr) possa essere qui testimone di questa vittoria. Saluto lui, mia moglie e tutto il mio team. Mio figlio è stato il mio sparring partner in queste ultime settimane". Così, a margine della premiazione, il vincitore del singolare maschile di Wimbledon, Novak Djokovic, incoronato per la quarta volta in carriera sul prestigioso campo centrale di Londra. "Complimenti anche ad Anderson. Kevin ha trascorso parecchie ore in campo sia in quarti che in semifinale. Nei primi due set non ha giocato bene oggi ma nel terzo è stato migliore di me: sono stato fortunato a venirne fuori e a vincere in tre parziali. Sono molto grato al mio team, tutti mi hanno sostenuto negli ultimi due anni. Non è stato facile: ho subito un intervento chirurgico, ho passato diversi mesi 'fermò e non ero certo di poter tornare al top. Non poteva esserci teatro migliore per il mio 'come back'. Ho vinto in questi campi quattro volte e sono molto felice di tutto ciò: è un piacere giocare qui a Londra, ringrazio e saluto tutto il pubblico", ha aggiunto il campione serbo.