"Don't Cry Argentina", non piangere Argentina, la Francia era più forte. Sudamericani nella polvere, quindi, Bleus sugli altari. Ma quante emozioni! Deschamps aveva impostato una partita tatticamente saggia: controllo della gara e partenze improvvise della freccia Mbappè. Dopo una traversa di Griezmann su punizione, è arrivato il rigore procurato dall’irresistibile Mbappè e realizzato dallo stesso Griezmann. La partita era andata esattamente come Deschamps l’aveva immaginata e impostata.
Poi, un gran sinistro di Di Maria (che finora non aveva impressionato al Mondiale) aveva sparigliato le carte: il pareggio argentino ha cambiato la partita. Il gol di Mercado (aiutato un pò dalla fortuna) all’inizio della ripresa aveva indirizzato il risultato verso la sponda albiceleste. Illusione. Il pareggio di Pavard, con un tiro da fuori, aveva avviato la gara verso un finale incandescente. Mbappè con una doppietta aveva riportato il risultato sulla sponda francese. Quasi inutile il terzo gol di Aguero, entrato nel finale. Dopo un avvio al piccolo trotto, la Francia ha quindi gettato la maschera, eliminando una delle favorite per la vittoria finale e confermandosi squadra di sostanza. Del resto, l’Argentina si era qualificata in extremis con il gol di Rojo contro la Nigeria, ma le turbolenze interne e la fronda contro il tecnico Sampaoli avevano fatto capire che le cose non andavano bene in casa albiceleste. La formazione argentina era cambiata ancora, anche se sostanzialmente era quella che aveva raggiunto gli ottavi (squadra che vince non si cambia, dice la regola pallonara) con la sola eccezione di Higuain, esautorato in favore di Pavon.
Deschamps era tornato a schierare la squadra titolare, dopo il biscotto con la Danimarca. Gli è bastato questo per aver la meglio. La sua giovane squadra ha superato l’avversario più "vecchio" del Mondiale, l’Argentina, cui evidentemente l'esperienza non è servita. Le squadre non si affrontavano da quarant'anni: nel 1978 a Mar del Plata, nella fase a gironi, i padroni di casa batterono i francesi per 2-1 con gol di Passarella, Platini e Luque e poi conquistarono il titolo mondiale. Stavolta, la battaglia a centrocampo è stata una delle caratteristiche della partita. Sono stati i Pogba, i Banega, i Kantè e i Mascherano i protagonisti di una sfida a volte senza esclusione di colpi. Ma soprattutto è stata la velocità di Mbappè a determinare gli episodi salienti della gara. La traversa di Griezmann da venticinque metri, su punizione di sinistro, ha dato la sveglia alle squadre. Poi , all’11', un contropiede di cinquanta metri della 'freccià Mbappè, ha costretto Rojo a far fallo per fermarlo: chiaro rigore che Griezmann ha tirato centrale, avendo visto Armani buttarsi sulla sinistra. Un altro fugone di Mbappè è stato bloccato al limite. Per mezzora Francia attendista e contropiedista, Argentina piuttosto blanda col suo giropalla senza molti sbocchi. Messi bloccato, qualche spunto di Pavon, ma poca roba. Poi, al 41', Di Maria, ha ricevuto da Banega e da trenta metri ha esploso il proprio sinistro che ha fatto secco Lloris. Un gran gol. Nella ripresa Sampaoli (o qualche altro?) ha deciso di fare entrare il romanista Fazio al posto di Rojo. La squadra albiceleste ha trovato il secondo gol al 3', in maniera fortunosa: su angolo dalla sinistra, la difesa francese ha respinto, la palla è finita a Messi sulla destra dell’area.
Il tiro basso della Pulce è stato deviato con un pizzico dibuona sorte da Mercado sulla sinistra di Lloris. Di un malinteso fra Armani e Fazio, con palla all’indietro in area, non ha approfittato Griezmann. Ma il gol è arrivato poco dopo, al 12': palla in profondità per Kantè che ha crossato, la difesa argentina è parsa impacciata e la respinta è stata colta da Pavard che di esterno destro l’ha piazzata a fin di palo sulla destra di Armani. Su una palla da sinistra, al 19', si accesa una mischia con numerosi batti e ribatti: poi dalla sinistra è emerso Mbappè che ha controllato di destro e ha 'bucato Armani rasoterra.
Al 23' ancora un contropiede francese: Giroud ha visto Mbappè arrivare sulla destra e lo ha servito per il destro vincente. La Francia è riuscita a riappropriarsi della vittoria con lo scatenato Mbappè, quindi. E neppure l’ingresso di Aguero ha cambiato le cose, anche se il Kun ha segnato di testa il gol che ha ridato speranze agli argentini nel recupero. Messi aveva avuto l’occasione di riaprire ala partita: niente. Ma del resto l'andamento stesso della partita aveva fatto vedere che i francesi avevano qualcosa in più. E le vicende di questi Mondiali non avevano parlato a favore dei sudamericani. Addio, Messi!
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