I rapporti tra Stati Uniti, Canada e Messico non sono caduti mai così in basso da quando è arrivato Donald Trump alla Casa Bianca. Ma c'è una grande sfida che ora accomuna i tre Paesi: i Mondiali di calcio del 2026. La Fifa ha deciso che si svolgeranno proprio in Nord America, nonostante le tensioni su immigrazione, dazi e quant'altro.
La candidatura americana, avanzata insieme a Ottawa e Città del Messico, è passata con 134 voti a favore contro i 65 del Marocco, con quest’ultimo Paese che vede sfumare ancora il sogno di portare per la prima volta la Coppa del mondo in Nord Africa. Un altro indubbio successo per Donald Trump, dopo lo schiaffo dato agli Usa nell’era Obama con l’assegnazione dei mondiali 2022 al Qatar: «Grazie mille per questo grande onore, ci sarà un grande lavoro da fare», il commento del tycoon su Twitter. E pazienza se appena pochi giorni fa ha dato al premier canadese Justin Trudeau del disonesto e traditore, ritirando la firma degli Usa dal comunicato finale del G7. E se fin dal suo insediamento alla Casa Bianca la questione del muro al confine col Messico ha avvelenato i rapporti di buon vicinato. Senza contare la minaccia di Washington di fare dell’accordo di libero scambio nel continente nordamericano (il cosiddetto Nafta) carta straccia.
Non è un caso però - come sottolineano molti osservatori - che Washington abbia ammorbidito nelle ultime settimane la sua linea dura sull'immigrazione. Del resto i ben informati spiegano come l’amministrazione Trump per vincere la corsa ai mondiali abbia dato ampie rassicurazioni al governo mondiale del calcio che la stretta sugli immigrati non impedirà ai tifosi di tutto il mondo di arrivare negli Usa: a patto che tutti forniscano la necessaria documentazione e si sottopongano ai necessari controlli. Una sfida enorme anche in chiave antiterrorismo.
L’edizione 2026 dei mondiali di calcio sarà la prima a 48 squadre, per un totale di 80 partite. Di queste 60 si giocheranno negli Stati Uniti (incluse tutte quelle dai quarti di finale in poi), mentre Canada e Messico ospiteranno 10 partite ciascuno. L’ultima volta negli Usa fu nel 1994, con la finale che vide sfortunata finalista l’Italia insieme al Brasile. L’ultimo mondiale in Messico risale invece al 1986, dopo la leggendaria edizione di Mexico '70. Per il Canada si tratta invece di una prima assoluta. Altra novità è proprio l'organizzazione del torneo iridato affidata a tre Paesi. In passato un mondiale si è svolto in Corea del Sud e Giappone (2002), mentre l’Europeo di calcio si è giocato in Belgio e Olanda (2000), Austria e Svizzera (2008), Polonia ed Ucraina (2012). La fase finale dell’edizione 2020 sarà "itinerante" e si giocherà in 12 città europee.
Caricamento commenti
Commenta la notizia