Continua il momento no della Ferrari, mentre la Mercedes (doppietta) e Lewis Hamilton sembrano tornati ai livelli pazzeschi degli ultimi anni. Il ritorno in Europa della Formula 1 con il Gran Premio di Spagna, al netto delle polemiche sulle gomme Pirelli modificate in corso d’opera, ha rimesso sul trono del Circus il campione del mondo inglese che con la sua seconda vittoria consecutiva porta a 17 i punti di vantaggio sul rivale per l’iride Sebastian Vettel, solo quarto sul circuito di Momtmelò. Per il tedesco del Cavallino Rampante una gara difficile, cominciata bene con il sorpasso a Bottas, ma condizionata dalla strategia gomme con il secondo cambio che ha messo a nudo le attuali debolezze della Rossa. Nuovo stop per Kimi Raikkonen, costretto ad abbandonare prima di metà gara per una perdita improvvisa di potenza alla sua SF71H. Sorride, invece, la Red Bull che con Verstappen si prende un bel podio nonostante la solita irruenza del terribile pilota olandese. Un Gp di Spagna cominciato con un bello spavento per quello che poteva succedere e solo per fortuna non è successo. La Haas di Grosjean va pericolosamente in testa coda dopo le prime curve e come impazzita tra una nuvola di fumo sbarra la strada ad un bel mucchio di vetture. A farne le spese oltre che il pilota francese, ripreso più volte per le sue manovre al limite, la Renault di Hulkenberg e la Toro Rosso di Gasly. Entra, ovviamente, la safety car che di fatto oscura il buon avvio della Ferrari, con Vettel capace di sorprendere Bottas al via e subito alle spalle di Hamilton. La corsa riprende regolarmente dopo sette giri neutralizzati e la Mercedes del leader del Mondiale si fa notare per una serie di giri veloci mettendo in chiaro chi è il più forte oggi sulla pista catalana. Vettel sembra controllare e al giro 17 decide di cambiare le soft con le medie. Ancora qualche giro e Raikkonen dice addio a qualsiasi sogno di gloria rientrando lentamente ai box mentre era in quarta posizione. «Ho dei problemi, non c'è potenza», le meste parole del pilota finlandese poco prima di ritirarsi. E proprio quando la Rossa capisce che la sua gara si sta mettendo male, Hamilton prende il largo spingendo sempre di più anche con le gomme medie. Si arriva a oltre metà gara e Vettel, tranquillo al secondo posto, decide di fermarsi di nuovo sfruttando una virtual safety-car attivata per il ritiro della Force India di Ocon. Ne approfittano la Mercedes di Bottas che vola dietro al compagno di squadra ed anche la Red Bull di Verstappen, terza, aiutata anche dal cambio gomme troppo lento ai box Ferrari. Vettel rientra al quarto posto e non riesce neppure ad approfittare di una collisione tra Verstappen e la Williams di Siroktin. La Red Bull dell’olandese resta con l’alettone danneggiato, ma Vettel non da mai la sensazione di poter riprendersi il podio e dovrà accontentarsi di un quarto posto che rimette il Mondiale in completo equilibrio con la Mercedes tornata a brillare, così all’improvviso, anche grazie al particolare feeling con le nuove gomme Pirelli ritoccate a Mondiale in corso.