Si interrompe da 50 il numero di set consecutivi vinti sulla terra da Rafa Nadal, che ieri ha trovato di fronte un Thiem in versione molto vicina a quello dello scorso anno. Rafa con la sconfitta di Madrid perde anche la vetta della classifica ATP ad appannaggio di Roger Federer. Per riuscire ad arrivare numero 1 a Parigi, il maiorchino dovrà dunque vincere a Roma, dove l’anno scorso uscì ai quarti proprio contro l’austriaco.
Era una sfida attesissima quella tra Nadal e Thiem, dal momento che l’austriaco era stato l’ultimo ad aver vinto un set (ed un match) contro Rafa sulla terra, quasi un anno fa. Per alcuni, ancor di più dopo l’uscita di del Potro, quella di oggi era una finale anticipata. È la nona volta che si incontrano i due, curiosamente sempre sulla terra. Il maiorchino prima di oggi conduceva 6-2, l’ultima (quasi imbarazzante) vittoria a Montecarlo un mesetto fa: 6-0 6-2 il risultato finale a favore di Rafa, con Thiem che però era al rientro dopo l’infortunio alla caviglia subito a Miami. “Non sono nella forma della scorsa stagione, non è realistico pensare di battere Nadal in questo momento, ma ci proverò”, aveva detto Dominic in conferenza stampa dopo la vittoria tiratissima contro Borna Coric, forse anche con un pizzico di scaramanzia.
Rafa ha provato a rimanere aggrappato al match, ma sin da subito l’austriaco si è dimostrato in palla. Al contrario, il maiorchino non sempre è riuscito a giocare profondo, affidando la maggior parte del suo gioco alla fase difensiva. Il primo set è giocato ad altissimi livelli e procede con regolarità. Pochi errori, sono soprattutto i vincenti a farla da padrone. Tre dritti incredibili di Thiem planano sulla linea laterale e firmano il 2-2.
Il più classico dei break al settimo game: Rafa sul 40-30 sbaglia malamente due dritti e offre a Dominic la possibilità di brekkare, il quale non se lo fa ripetere due volte e si porta 4-3 e servizio. Rafa soffre, fa fatica a chiudere il punto e spesso va fuori giri. Cosa che non succede praticamente mai invece all’austriaco, che gioca profondo e con buon angolo, rimandando di là praticamente tutto. Sul 5-4 Thiem va a servire per il set, ma il braccio trema e sul set-point il dritto è lungo. Un doppio fallo dell’austriaco e un altro dritto lungo rimettono Nadal in carreggiata. Chi pensa che il copione è quello già scritto, deve però ricredersi: uno smash di Rafa a rete e un altro dritto colpito male mandano nuovamente Thiem a servire per il set. Questa volta, nonostante un altro doppio fallo, Thiem non trema e porta a casa il primo parziale 7-5.
Il secondo set si mantiene intenso come il primo, ma si nota sin da subito che Thiem ne ha di più. Rafa, che appare anche infastidito dal sole, è costretto nuovamente a fronteggiare una serie di palle break: salva le prime 4 – anche grazie ad un pizzico di fortuna – ma al quinto tentativo un suo dritto largo è il lasciapassare per l’austriaco. In una situazione fotocopia del primo set, Nadal si procura due palle break e riesce a riequilibrare il set (3-3), ma nel game successivo Dominic brekka nuovamente: il 4-3 è firmato da uno strepitoso passante di rovescio incrociato dell’austriaco e da un rovescio troppo lungo di Rafa a seguito di uno dei tanti interminabili scambi. È la premessa per la vittoria finale, che avviene poco dopo, di nuovo con Nadal al servizio. Rafa prima si fa recuperare da 40-0 a 40-40, e poi crolla definitivamente, dopo un altro – l’ennesimo oggi – imprendibile dritto ad uscire dell’austriaco, allo scoccare delle 2 ore di gioco.
Thiem ha giocato una partita quasi perfetta, con 29 vincenti che contro Nadal sono un numero altissimo, e ha saputo approfittare di uno spagnolo più falloso del solito. Affronterà oggi Kevin Anderson, che lo ha sempre battuto nelle 6 precedenti occasioni ma mai sulla terra battuta.