Archiviata la festosa parentesi israeliana, il 101° Giro d'Italia di ciclismo torna a casa e veste di rosa la Sicilia, che ospiterà tre tappe molto interessanti fino a giovedì.
Si partirà domani con la quarta frazione che porterà la carovana da Catania a Caltagirone, dopo 198 chilometri. La partenza dalla via Etnea, alle 12,20, dopo il ritrovo in via Garibaldi; l'arrivo è previsto nella città calatina in viale Torre dei Genovesi fra le 17 e le 17,30. Tre le province interessate dall'attraversamento dei corridori: Catania, Siracusa e Ragusa.
E' una tappa assai mossa sul piano altimetrico, con diverse salite e due Gran premi della montagna, con una serie interminabile di curve lungo il percorso e strade dal fondo usurato di larghezza variabile. Gli attraversamenti cittadini possono presentare le trappole del fondo in pavè.
Due i traguardi volanti di giornata: al chilometro 112,3 di Palazzolo Acreide e al chilometro 133,7 di Monterosso Almo, centri che più volte hanno fatto parte alla fine del secolo scorso del percorso della Settimana ciclistica di Sicilia organizzata da Ciccio Ingrillì.
Due i Gran premi della montagna, entrambi di quarta Categoria: il primo in località Pietre calde, dopo 82,4 chilometri e a 779 metri d'altezza; il secondo dopo 150 chilometri, a Vizzini, a 595 metri.
La corsa attraverserà altri centri come Misterbianco (Catania), Lentini (Siracusa), Ferla (Siracusa), Grammichele (Catania), fino all'arrivo a Caltagirone, considerata la capitale delle ceramiche. L'ultimo chilometro di corsa è da togliere il respiro, visto che il traguardo è posto al culmine di una salita con pendenze al 13 per cento e un rettilineo finale di 300 metri.
Catania è stata sede di tappa nel 1930 (vittoria di Mara), 1949 (Fazio), 1976 (Sercu, semitappa), 1986 (l'olandese Van Poppel), 1989 (ancora Van Poppel), 1999 (Cipollini) e 2003 (Petacchi). Caltagirone, invece, è all'esordio nella gara a tappe di Rcs Sport.
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