ROMA. Già pregustava il ritorno alla pole, Kimi Raikkonen in Cina, gioia che gli manca da Montecarlo dello scorso anno. Ma a guastare l’umore del finlandese - che pure aveva appena stabilito il nuovo record della pista - è arrivato l'ultimo giro lanciato di Sebastian Vettel. Il tedesco ha fermato il cronometro sull'1'31"095 e si è messo alle spalle il compagno di scuderia di 87 millesimi. Come in Bahrain, due Ferrari occupano la prima fila dello schieramento di Shanghai. Dietro le Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, staccate di oltre mezzo secondo. I primi quattro partiranno con gomme soft, mentre il quinto ed il sesto, Max Verstappen e Daniel Ricciardo (Red Bull), monteranno le ultrasoft. I meccanici dell’australiano hanno realizzato un miracolo riuscendo a rimandarlo in pista dopo aver sostituito in meno di un’ora la power unit che, per un problema al turbo, aveva concluso le ultime libere sputando fumo e fiamme. Complice il freddo, con addirittura qualche minaccia di pioggia, che gli ha creato problemi a mandare in temperatura gli pneumatici, è così terminato il dominio Mercedes in Cina, dove il team anglo-tedesco si prendeva la pole da sei anni e dal 2014 aveva sempre vinto. Deluso soprattutto Hamilton, per il secondo Gp fuori dalle prime tre posizioni in griglia. Mai in lotta per i primi posti la Red Bull, con Verstappen e Ricciardo lontani sette ed otto decimi. L’incognita è il meteo. In gara è previsto sole. La temperatura dell’asfalto sarà ben superiore a quella del sabato, tra i 13 i 16 gradi, cambiando la resa delle gomme. Ed in Q2, con le soft, Bottas ed Hamilton sono stati i più veloci. Resta, intanto, la supremazia mostrata in qualifica dalla Ferrari, con una sfida tutta in casa. Era dal 2006 - negli Stati Uniti ed in Francia - che il team di Maranello non conquistava due prime file consecutive. «La macchina è stata fantastica ed è andata sempre migliorando» ha esordito Vettel, alla 52/a pole in carriera. «Dove ho trovato quegli 87 millesimi? Nel primo giro della Q3 - ha risposto - ho fatto un paio di errori con il gas alle curve 3 e 6, ed ho avuto del sovrasterzo, perdendo il posteriore. Quindi sapevo di poter migliorare con un giro pulito. Domani ci aspettiamo un asfalto più caldo. Penso che saremo più vicini». «Ieri siamo andati bene, oggi faceva molto più fresco e non abbiamo trovato la temperatura delle gomme - ha spiegato Hamilton - Alla fine la Ferrari aveva una potenza maggiore e questo le ha portate avanti a noi. Dobbiamo lavorare sodo, domani sarà una giornata molto diversa, farà molto più caldo. Sono condizioni con le quali la Ferrari è sempre stata molto forte, però l’ultima volta lo siamo stati noi. Vedremo». «Buone qualifiche ma non abbastanza, nell’ultimo settore ho perso un po' di velocità, devo capire cosa è successo. Non è esattamente quello che volevo, vediamo di migliorarci» il laconico commento di un Raikkonen piuttosto seccato.