PARIGI. Il Real Madrid liquida la pratica Paris Saint-Germain senza penare troppo. Il film di una rimonta dopo il 3-1 dell’andata al Bernabeu era stato immaginato soltanto per tenere viva la speranza dopo il forfait di Neymar. Stasera al Parco dei Principi, con le curve parigine bollenti, le due squadre sono apparse di pianeti diversi. Ronaldo ha chiuso la partita a inizio ripresa, Verratti si è fatto espellere per proteste, l’avventura in panchina del già poco amato Emery è da considerarsi conclusa.
A tradire il Paris Saint-Germain è stato in particolare Dani Alves, che tra dichiarazioni della vigilia e prestazione in campo ha sbagliato tutto. Ieri, le parole fuori luogo su Davide Astori ("non lo conosco, muoiono tanti bambini...), ieri sera in campo una sequela di errori da far cadere le braccia, compreso quello che ha aperto la strada al gol di Cristiano Ronaldo, che ha segnato il 12/o gol in 8 incontri di Champions, consolidando con 117 reti in 148 partite un primato assoluto nella competizione europea.
Era cominciata con una gigantesca coppa alzata nella tribuna Auteuil, il maxistriscione «insieme ce la faremo», poi il minuto di raccoglimento, osservato finalmente in silenzio assoluto, per il capitano della Fiorentina. Il primo tempo è stato nervoso ma per lunghi tratti noioso. Si sono dovuti attendere 17' per ammirare il primo miracolo di Areola su piatto da tre metri di Ramos, poi la partita si incattivisce, giallo a Verratti per entrata dura su Casemiro, poi a Kovacic in ritardo su Di Maria. Al 37' nuova prodezza di Areola su Benzema, che se ne va da solo dopo un liscio di Marquinhos a 40 metri dalla porta. Il PSG, tesissimo anche Cavani, inconcludente Mbappé, sulla via del tramonto Thiago Motta, ci prova un paio di volte dalla destra con Di Maria e Mbappé ma lo 0-0 non si schioda.
Nella ripresa, al 7' il Real chiude la pratica e va ai quarti: Dani Alves si addormenta, Asensio lo mangia, fila sulla sinistra con la palla e appoggia a Vazquez, cross al centro e testa di CR7 che sovrasta Berchiche. La partita è chiusa ma c'è tempo per il rosso a Verratti (proteste) e due gol rocamboleschi, Cavani che pareggia grazie a un pallone che gli rimbalza sul ginocchio, Casemiro che riporta avanti i bianchi con un destro che si impenna su una deviazione di Marquinhos.
La partita si chiude, Zidane - per il quale tifava mezza Francia questa sera - approda ai quarti e il suo Real sembra abbia superato la fase difficile e sia ormai in grande ripresa. Il PSG, dopo essere uscito 4 volte ai quarti, esce agli ottavi. La crescita della squadra dei miliardari qatarioti non c'è mai stata, al di là dell’entità dell’investimento e del valore dei singoli. Sarà ora ancora più difficile convincere Neymar che Parigi sarà il suo futuro. Mentre per Unai Emery, allenatore che non ha mai convinto, l’addio annunciato a fine stagione potrebbe diventare questione di ore.
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