UDINE. Davide Astori è deceduto a causa di una "morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica", dunque probabilmente per cause naturali, come se il cuore avesse rallentato.
E' il primo responso dell'autopsia eseguita dal direttore Centro di patologia vascolare dell'Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall' anatomopatologo, professore di medicina legale all'Università di Udine, Carlo Moreschi. La Procura ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari.
I compagni di squadra, intanto, insieme all'allenatore Stefano Pioli e al dg Pantaleo Corvino hanno portato due maglie del proprio capitano, scomparso nella notte tra sabato e domenica sui cancelli dello stadio Franchi, che da alcuni giorni si è trasformato in una 'muraglia' viola, piena di sciarpe, bandiere, messaggi, striscioni portati dai tifosi.
I giocatori viola, che proprio oggi hanno ripreso ad allenarsi dopo questi giorni di dolore e sgomento, hanno lasciato, a piedi, in un corteo silenzioso, il centro sportivo per recarsi proprio davanti allo stadio, dove è stato innalzato questo 'muro del pianto' per ricordare Astori. Qui Badelj e compagni hanno depositato una rosa bianca, una gigantografia del proprio capitano e una sua maglia rossa e un'altra viola. Il tutto in un clima di silenzio carico di dolore e commozione, interrotto soltanto, alla fine, dagli applausi di qualche tifoso presente.
La Fiorentina, dopo avere ritirato insieme al Cagliari la maglia numero 13 che è stata di Astori, sta preparando l'allestimento della camera ardente, domani a Coverciano, e i funerali che si terranno giovedì nella Basilica di Santa Croce.
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