Giovedì 19 Dicembre 2024

Assegnati i diritti tv del calcio, se li aggiudica la spagnola MediaPro

ROMA. Con un’offerta di mille euro  superiore alle richieste minime della Lega Serie A, MediaPro ha  ottenuto l’assegnazione dei diritti tv del campionato per il  prossimo triennio. Come si legge in una nota, l’assemblea della  Lega ha verificato che l’offerta spagnola pari a un miliardo, 50  milioni e mille euro a stagione è superiore al prezzo minimo  previsto dal bando e conseguentemente procederà alla  comunicazione all’Autorità garante della concorrenza e del  mercato dell’assegnazione dei diritti tv. MediaPro si è presentata in Lega questa mattina con una delegazione guidata dal presidente Jaume Roures e da uno dei soci storici, Tatxo Benet, che hanno depositato due proposte economiche: una che riguardava la realizzazione del canale tematico della Lega e una, aderente al bando, che è poi stata accolta, per l’acquisto delle partite dell’intero campionato del triennio 2018/21, che gli spagnoli produrranno e potranno rivendere agli operatori di ogni piattaforma. «L'Assemblea della Lega Serie A - si legge in un comunicato -, riunitasi alle ore 11.30 per l’apertura della busta presentata alle ore 9.36 di oggi per il Pacchetto Global dall’intermediario indipendente Mediapro, ha verificato che l'offerta depositata, pari a 1.050.001.000 euro, è superiore al prezzo minimo richiesto dall’Invito ad Offrire e conseguentemente procederà alla comunicazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come previsto dall’Invito stesso ai fini dell’assegnazione dei diritti in oggetto». Sky ha diffidato la Lega Serie A  dall’assegnare i diritti tv a MediaPro. Secondo il documento  inviato dai legali di Sky, il gruppo audiovisivo spagnolo, pur  avendo presentato un’offerta per il bando rivolto esclusivamente  agli intermediari indipendenti, non opererebbe come tale ma  come un vero e proprio operatore della comunicazione. Per  questo, apprende l’ANSA, Sky chiede alla Lega di considerare  l'offerta di MediaPro inammissibile, di interrompere le  trattative e di escluderlo dall’assegnazione.

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