MORIOKA. Al termine di un match combattuto e sofferto, durato oltre tre ore e mezzo, l’Italia è passata in vantaggio 2-1 sul Giappone nella sfida valida per il primo turno del World Group della Coppa Davis di tennis. A Morioka il doppio composto da Fabio Fognini e Simone Bolelli ha infatti sconfitto in 4 set con il punteggio di 7-5 6-7 7-6 7-5 Ben Mclachan e Yasutaka Uchiyama. Domani in programma gli ultimi due singolari: si inizierà con la sfida tra Yuichi Sugita e Fabio Fognini (che gli azzurri sperano sia decisiva) e poi quella tra Taro Daniel e Andreas Seppi. La vincente di questo match affronterà nei quarti di finale Francia o Olanda. Lampante la soddisfazione di Corrado Barazzutti: «Era un punto importantissimo - ha dichiarato il capitano azzurro - e i ragazzi hanno giocato bene, risposto bene, e si sono espressi ad alto livello per tutto il match contro una coppia di specialisti. Come ieri abbiamo assistito a un vero match da Coppa Davis. Fabio e Simone hanno interpretato alla perfezione i valori di questa manifestazione. Questo è un gran bel gruppo e lo spirito è quello giusto. Chiudiamo la seconda giornata in vantaggio e questo può mettere un pò di pressione al Giappone. Sapevamo che era una sfida dura. Adesso siamo contenti e ci godiamo il momento, perché domani c'è tanto tennis ancora da giocare». «E'stata una partita difficile - ha sottolineato Bolelli - Abbiamo giocato sempre bene in tutti e quattro i set riuscendo a mantenere alta la concentrazione. Mi è mancato molto giocare per l'Italia nei mesi scorsi. Ci tenevo a tornare in Davis, tengo alla maglia azzurra, giocare per il mio Paese mi regala grandi emozioni in uno sport fondamentalmente individuale. Devo ancora recuperare del tutto fisicamente, ma sono sulla strada giusta». Fognini non ha nascosto il suo entusiasmo per essere tornato a giocare in doppio con il compagno con cui ha conquistato gli Open d’Australia del 2015: «Quanto ci siamo mancati! - ha esclamato Fabio - dopo l’infortunio Simone ha dovuto ricominciare dai tornei minori e la classifica diversa non ci ha permesso di giocare insieme. La verità è che in campo ci conosciamo a memoria e abbiamo dimostrato anche in passato che siamo una delle coppie più forti del mondo».