TORINO. L'Inter resiste a Torino e porta via un punto che a fine anno potrà essere molto prezioso, nella lotta per lo scudetto. Grazie allo 0-0 dello 'Stadium', i nerazzurri restano imbattuti ed al comando, sia pure a portata di controsorpasso del Napoli e lasciano la Juve 2 punti dietro.
Molta più Juve che Inter, comunque - come dicono non solo gli 8 tiri in porta a due - nel derby d'Italia da tutto esaurito con record d'incasso dello Stadium bianconero per la sere A e visto in tv in un centinaio di paesi in tutto il mondo. La Juve, è questa è la prima conferma nella partita forse più spinosa, è arrivata a cinque partite senza incassare gol: è stata impenetrabile, grazie ai centrali Chiellini e Benatia ma anche all'aiuto fondamentale di Asamoah (soprattutto) e De Sciglio.
L'Inter, pur meno pericolosa - a Icardi e Perisic sono rimaste poche briciole di gioco, e non troppo hanno fatto per conquistarsi più occasioni - ha retto bene fino a quando non ha accusato la fatica Borja Valero, avanzato da Spalletti e sostituito nel ruolo da Gagliardini.
C'è stata qualche fiammata nerazzurra nel finale, quando anche la Juve si è fatta meno compatta, ma un successo nerazzurro questa sera non sarebbe stato meritato. Allegri ha modellato la Juventus più fisica possibile, con tre giocatori sulla mediana, Khedira, Pjanic e Matuidi e il duo Manduzkic dietro Higuain in un 4-3-3 pronto a convertirsi in 4-4-2; in porta Szczesny, e Buffon, acciaccato, neppure in panchina, dove invece è rimasti seduto, fino a 15' dalla fine Dybala.
Nell'Inter una sola piccola sorpresa rispetto alle previsioni, Brozovic al posto di Gagliardini spettacolo latitante. Pochi o nulli i palloni per i due bomber, Icardi e Higuain, per 45' nell'attesa vana di un pallone. Borja Valero ha controllato bene il gioco per i nerazzurri, al pari di Pjanic per i bianconeri.
Qualche problema per l'Inter sulla destra dell'attacco bianconero: difficile per Santon contenere la verve di Cuadrado, non sempre lucido nell'ultimo passaggio ma inesauribile. Il muro della Juventus ha retto: l'unico possibile pericolo, un filtrante di Brozovic per Vecino, sventato con un anticipo perfetto di Chiellini (23').
Già nel primo tempo più palle gol nel paniere bianconero, le più clamorose per Manduzkic: traversa al 45' dopo la prima chance sciupata al 9' dopo un buco di Skriniar: il croato, alle spalle di tutti i difensori nerazzurri, ma due colpi, il primo di destro, il secondo di testa, sono andati a vuoto, neutralizzati da Handanovic e da una respinta sulla linea di Miranda.
All'attivo della Juve nei primi 45' anche un destro di Khedira (37'), bloccato in due tempi da Handanovic. Nel secondo tempo palla rimbalzata sul piede di MAnduzkic che non ha avuto tempo di accorgersene (7'), poi ancora l'attaccante croato con un centrale da fuori dopo slalom 'danzante' di Higuain.
Handanovic salva alzando sulla traversa il colpo di testa di Cuadrao dopo scambio con Higuain (15'); altra palla-gol bianconera: 22', esce Handanovic e respinge e, con il portiere interista a terra, il destro di Khedira va fuori di un pochi centimetri, deviato da Miranda. Ancora Juve con destro di Asamoah bloccato in due tempi da Handanovic (25'), altissimo un destro di Higuain poi Manduzkic scivola al momento della battuta a rete.
Entra Dybala e Alegri prova a spaccare la partita, ma l'Inter resiste e Skriniar mette un po' di paura a Szczesny, ma lo '0-0 non si schioda.
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