NAPOLI. Higuain punisce il Napoli. Con un gol del Pipita, che dimentica i problemi alla mano che lo avevano tenuto in dubbio fino all'ultimo, e la Juventus batte la capolista, alla prima sconfitta in campionato ed ora la tallona ad un punto. Allegri surclassa Sarri. Sul piano tattico il tecnico dei bianconeri fa tutto bene, Sarri, invece, rimane fisso sui suoi schemi, ormai noti a tutti e non fa nulla per inventare qualcosa di nuovo. E' un'involuzione notevole quella del Napoli che la squadra evidentemente riesce a mascherare contro avversarie più deboli ma che appare in maniera chiara quando di fronte c'è un avversario di rango. Allegri sceglie il 4-3-2-1 inserendo Matuidi al posto di Barzagli. La Juventus è più coperta a centrocampo dove la linea a tre è molto arretrata e si dispone, di norma, a ridosso della propria area di rigore. Il Napoli nella fase iniziale della gara è troppo frenetico nell'azione e questo si ripercuote sulla mancanza di precisione nei passaggi. Inizialmente è dunque la Juve ad essere più propositiva e a mantenere maggiormente il possesso del pallone. Ma l'indirizzo tattico della gara non è questo. Il copione dell'azione che manda in rete la squadra di Allegri al 12' è quello che evidentemente l'allenatore dei torinesi aveva studiato a tavolino: aspettare il Napoli arroccato davanti alla propria area di rigore e ripartire a tutta velocità con le frecce Dybala e Douglas Costa, lanciati sul primo tocco da uno dei tre centrocampisti che fanno sempre scudo davanti alla difesa. Nasce così il gol di Higuain, lanciato in contropiede da Dybala, dopo che la Juventus aveva recuperato il pallone su circolazione sbagliata degli avversari nella propria metà campo. Una volta raggiunto il vantaggio, la Juventus si difende, sempre con calma e con una perfetta organizzazione, in certi momenti mettendo addirittura tutti e dieci uomini dietro la linea della palla. Il Napoli non riesce a far altro che affidarsi a qualche velleitaria conclusione dalla distanza di Insigne ed Hamsik. I bianconeri per tutta la durata del primo tempo non subiscono neppure una occasione da gol. Gli azzurri sembrano impotenti, hanno di fronte a loro una montagna da scalare e possono farlo facendo ricorso solo alla rabbia ed alla frenesia, strumenti inadeguati che anzi fanno ancor di più il gioco dei campioni d'Italia. Nella ripresa il tema tattico del primo tempo si accentua perfino. La Juventus si chiude ancora di più in difesa ed aspetta il Napoli che riesce a creare qualche occasione favorevole per tentare do trovare il pareggio, mai però con trame ben organizzate. Insigne sfiora la marcatura ma è la Juve ad andare vicinissima al raddoppio nell'unica circostanza in cui esce dalla propria metà campo: il tiro a botta sicura di Matuidi viene respinto miracolosamente da Reina. Il Napoli a questo punto della partita sembra perdere le energie ed è probabilmente anche un po' scoraggiato dalla evidente incapacità a trovare il bandolo della matassa in attacco. Sarri manda in campo Ounas al posto di Insigne infortunato con la speranza di migliorare la fantasia dell'attacco, ma la musica non cambia. E così la Juventus si prende una vittoria che la riporta ad un punto dalla capolista, destinata forse a rimanere tale ancora per poco.