VALENCIA. Marc Marquez, per mettere le mani sul sesto titolo mondiale di una carriera quasi senza imitazioni, ha dovuto fare esercizi di equilibrismo: in tutti sensi. Prima ha tenuto a bada Andrea Dovizioso, dall’alto di una moto più veloce, potente e competitiva, poi è riuscito a rimanere in piedi negli ultimi giri, uscendo da una curva. Altri sarebbero finiti sicuramente a terra, lui no. Marc è rimasto miracolosamente in sella, confermando un’impressionante padronanza del mezzo. Un vero prodigio, insomma. E così, visto che a 5 giri dalla fine il rivale Andrea Dovizioso era già caduto, ha potuto toccare con mano il sesto titolo mondiale di una carriera straordinaria, il secondo di fila nella classe regina. Il Gp di Valencia è stato appannaggio di un’altra Honda, quella di Dani Pedrosa, che ha preceduto la Yamaha del francese Johann Zarco, e lo stesso Marquez, sul gradino più basso del podio, ma salito sul tetto del mondo, dove aveva già trovato collocazione nel 2010, a bordo di una 125; nel 2012, con la Moto2; nel 2013, 2014 e 2016 sempre nella MotoGp. Dopo essersi visto annullare un match-ball sulla pista di Sepang, in Malesia, a Valencia lo spagnolo si è preso tutto, cambiando avversario (non il solito Valentino Rossi, ma Dovizioso) confermandosi un marziano delle due ruote. Il pilota di Forlimpopoli è comunque caduto in piedi, riuscendo nell’intento di alzare il livello della competizione e costringendo l’avversario ad aspettare l’ultimo atto di una stagione interminabile. Sia 'Dovì che Marquez sono apparsi di un livello superiore agli altri piloti. Oggi sono partiti con le stesse gomme 'hard-soft' e si sono guardati, controllati, sfidati. In realtà, però, di sfida ce n'è stata poca e solo i rischi dell’ultima parte di gara hanno fatto la differenza, mettendo prima a repentaglio il Mondiale di Marquez e poi mandando ko Dovizioso che, appena rientrato ai box, ha subito fatto i complimenti al rivale. «Sono soddisfatto della mia stagione - ha detto il romagnolo della Ducati - è stato un 2017 esagerato. Però, mi sono divertito molto, anche se oggi non avevo la velocità per superare Marquez. Ho dato la vita per andare oltre nel primo giro, la gomma dietro calava e non potevo attaccare, commettevo dei piccoli errori, era costretto a staccate più lunghe. Insomma, non ce l’ho fatta, ma per me è comunque andata bene». Marquez ha ammesso di avere «avuto solo un attimo di paura», per quell'uscita di strada, ma è comunque riuscito «a rimanere in piedi». E’ emerso, come egli stesso ammette, «lo stile Marquez». «Comunque - aggiunge il neoiridato - congratulazioni a Dovizioso e alla Ducati per il lavoro svolto e perché sono sempre rimasti competitivi». A Valencia, Valentino Rossi ha chiuso al quinto posto, Iannone non è invece andato oltre il sesto. Out come 'Dovì anche Lorenzo, uscito di pista.