ROMA. Due perle di Mertens consentono al Napoli di riprendere la testa della classifica scavalcando l'Inter con un successo in casa del Genoa che nel finale sfiora il pari. Pochi problemi invece per la Juventus che alla distanza strapazza 4-1 la Spal con prodezze di Bernardeschi e Dybala. Stesso risultato e boccata d'ossigeno per il Milan di Montella che, trascinato da un ispirato Suso, tramortisce in trasferta uno Chievo irriconoscibile. Nel giorno dell'omaggio ad Anna Frank, sporcato dai cori di alcuni ultrà ed accolto dagli applausi di tanti tifosi, il turno infrasettimanale regala emozioni sul campo, e le grandi non perdono un colpo. La Lazio domina il Bologna, ma si addormenta nella ripresa e i rossoblu' sfiorano il pari, mentre una Roma in tono minore regola al piccolo trotto il Crotone con un rigore di Perotti. Più ampi i successi di Atalanta e Fiorentina (che amplifica la crisi del Torino) mentre l'Udinese vince in casa del Sassuolo e il Benevento sfiora il primo punto cedendo al 50' in casa del Cagliari. Il Napoli risponde all'Inter ma si complica la vita a Marassi con una leggerezza difensiva che consente a Taarabt di bucare la rete di un Reina poco reattivo. Poi sale in cattedra Mertens che ribalta la gara: prima una punizione splendida, poi in contropiede e in corsa mette a terra mirabilmente il pallone e infila la porta con una prodezza. Nella ripresa da una sua conclusione arriva il 3-1 ma l'ultimo tocco e' di Zukanovic. TUTTI I RISULTATI DELLA SERIE A Poi i campani calano e il napoletano Izzo rimette in corsa i liguri che sfiorano il pari con Lapadula con un finale arrembante. La Juve continua a segnare a raffica e solo a tratti la Spal riesce a tenere botta. Bernardeschi sblocca la gara con una conclusione eccellente, poi Dybala trasforma la terza punizione della stagione. Gli ospiti si rimettono in partita con un errore di Liechsteiner sfruttato da Paloschi , ma Higuain e Cuadrado riportano a distanza di sicurezza gli ospiti. All'argentino viene poi annullato quello che sarebbe stato il gol n.100 in serie A. Lazio champagne e Bologna tramortito nel primo tempo con azioni mirabili dei biancazzurri che danzano sul campo e raccolgono il gol subito con Milinkovic, poi Immobile colpisce due palo su azione e uno su rigore per fallo su Marusic. Ma Inzaghi non si preoccupa perché raddoppia Lulic di testa su uscita improvvida di Mirante. Nella ripresa il Bologna cambia passo e si rimette in corsa con un tiro di Pulgar deviato da Lulic che poi viene sostituito e contesta platealmente Inzaghi. I rossoblù spingono ma gli ospiti portano a casa tre punti. Riscatto imperioso del Milan che salva la panchina di Montella. A Verona grande protagonista è Suso che prima trova il vantaggio con un gran sinistro a giro, poi provoca l'autorete di Cesar con un'altra conclusione che dà serenità ai rossoneri dopo settimane bollenti. Nella ripresa in contropiede Kessie libera Calhanoglu che chiude i conti. Poi l'ex Birsa prova a riaprire la sfida, ma ci pensa Kalinic a fissare il 4-1 su ennesimo spunto di Suso. Di Francesco fa ampio turnover e il rendimento della Roma ne risente. I giallorossi passano su rigore di Perotti per un fallo subito dal solito Kolarov che poi colpisce un legno con una punizione maligna. Un incrocio di pali lo coglie Dzeko ma i padroni di casa appaiono stanchi e si accontentano di gestire il vantaggio. Ancora un ko pesante per il Toro di Mihajlovic che alla distanza cede a una buona Fiorentina. Benassi spinge la squadra contro i suoi ex con un gran tiro, poi Niang si mangia il pari e i viola raddoppiano con Simeone e chiudono il conto con Babacar su rigore. Pochi problemi per l'Atalanta, al terzo successo in una settimana: il Verona si batte bene un tempo poi cede di schianto con le conclusioni vincenti di Fleurer, Ilicic e Kurtic. Basilare successo, che salva la panchina di Delneri, quello dell'Udinese in casa del Sassuolo grazie a Barak mentre il Benevento si illude di conquistare il primo punto della stagione pareggiando su rigore al 49' st in casa del Cagliari. Ma in chiusura Pavoletti spegne il sogno dei campani regalando ai sardi una vittoria rocambolesca.