TORINO. Fiasco azzurro: 1-1 con la Macedonia, che già aveva fatto vedere i sorci verdi a Skopje, nell'autunno scorso. Per l'Italia la seconda piazza del girone vinto dalla Spagna è sicura, non altrettanto un posto per i playoff, che andrà preso lunedì a Scutari contro l'Albania allenata da Panucci. Basta un punticino, ma i Mondiali restano in bilico, lo spettro della 'tragedia' sportiva continua ad aggirarsi dopo la deludentissima serata torinese. Gli azzurri sono usciti tra bordate di fischi al 'Grande Torino' mentre scoppiava la festa dei macedoni, seguiti da migliaia di tifosi in festa per tutta la partita e che al fischio finale hanno soverchiato il malumore degli italiani. Un pessimo secondo tempo, con neppure un tiro in porta, e un solo tentativo, una giocata individuale di Bernardeschi, finita non lontano dal palo, ha condannato gli azzurri che faticosamente avevano segnato l'1-0 venendo poi raggiunti dal rosanero Trajkovski. Torino non porta bene all'Italia del calcio: esattamente un anno fa la Nazionale aveva pareggiato, allo 'Juventus Stadium' con la Spagna, segnando in pratica il suo cammino da seconda. Questa sera molto peggio: 90' con pochissimi sussulti, e il finale con una squadra disperata all'attacco ma inerme e in preda al panico, mai riuscita a costruire una sola palla-gol. Una bocciatura senz'altro anche per Ventura, proprio nello stadio che è stato suo per 5 anni. Le assenze di certo non sono un alibi. Quaranta minuti per schiodare il risultato, confezionato da Insigne con tocco finale, nell'area di porta, dello smarcato Chiellini. L'Italia con poca di quella voglia che aveva predicato Ventura, al di là del modulo 3-4-3, ha fatto sbadigliare, e poi fischiare i 23 mila al 'Grande Torino', con la curva Sud zeppa di macedoni divertiti a vedere la loro nazionale resistere agli azzurri. Male in mezzo al campo Parolo e Gagliardini, svagato Bonucci che non riesce a chiudere il momento no, tecnica con il contagocce, Insigne a parte, l'Italia è stata per mezz'ora quasi inguardabile. Svanito il guizzo dei primi minuti - numero di Insigne dopo scambio con Immobile, palla respinta in uscita da Dimitrievski al 7', - si è raggomitolata tra le linee macedoni, mentre Pandev tentava la sortita per un colpo a sorpresa. Ed è stato proprio l'attaccante genoano, a impegnare Buffon, proprio nel momento in cui la Spagna passava in vantaggio sull'Albania. Delusione per una girata altissima di Insigne, comunque sempre il migliore dell'Italia. Colpo di testa centrale di Immobile in tuffo su una palla però troppo bassa servita da Parolo, poi Insigne con un lancio calibrato pescava il taglio di Zappacosta ma il difensore del Chelsea ex Torino era in fuorigioco. Tre minuti dopo il gol di Chiellini, che un subito dopo salvava, spazzando su Nestorovski dopo un altro errore di Bonucci, Dopo l'intervallo, Rugani al posto dell'acciaccato Barzagli poi al 19' Bernardeschi al posto di Verdi. Incursione di Trajkovski dalla destra con intervento risoltivo di Bonucci, poi esordio assoluto di Cristante al posto di Gagliardini. Ma l'Italia è sempre più spenta, e allora viene punita da una gagliarda Macedonia. La combinazione vincente e' sull'asse Pandev-Trajkovski, l'attaccante del Palermo entra in area a destra e incrocia battendo Buffon. E' il fiasco azzurro, senza piu' reazione e con la bordata di fischi finali.