ROMA. La gioia di Max Verstappen a Sepang fa da contorno alla super rimonta di Sebastian Vettel che riesce a limitare quasi al minimo i danni nel Gran Premio della Malesia, dove scattava dall'ultimo posto. Tra avversità e sfortuna, il tedesco della Ferrari chiude quarto ad un passo dal podio, passando da 28 a 34 punti di distacco nel Mondiale da Lewis Hamilton, apparso in difficoltà e scuro in volto alla fine della gara nonostante il secondo posto davanti anche all'ottima Red Bull di Daniel Ricciardo.
Evidentemente l'inglese della Mercedes sperava di approfittare al 100% dei guai tecnici capitati alla scuderia di Maranello, che dopo i problemi d'affidabilità in qualifica per Vettel ha dovuto fare a meno a pochi secondi dal semaforo verde di Kimi Raikkonen, che sarebbe dovuto scattare dalla prima fila ma è invece rimasto fermo ai box.
La corsa in Malesia è partita quindi sotto i peggiori auspici per la Ferrari, ma Vettel ha saputo risollevarla subito, visto che ad un solo giro dall'accensione dei motori il quattro volte campione del mondo era già undicesimo. A dare una mano a Vettel in chiave Mondiale ci pensa, intanto, il terribile ragazzino olandese capace di passare subito e senza affanni la Mercedes di Hamilton mettendo un'ipoteca sul resto del Gp.
La superiorità della Red Bull a queste latitudini è evidente e Verstappen prende il largo con Vettel frenato solo in parte dalla McLaren di Alonso verso la rincorsa ai primi posti. Accusato il colpo, Hamilton si accontenta della seconda posizione visto che con i mezzi che ha oggi non può vincere ed è costretto a sperare che non arrivi la pioggia per non perdere ulteriore terreno. Le difficoltà tecniche della Mercedes alle alte temperature di Sepang sono evidenziate dall'andatura di Valtteri Bottas che non riesce a contenere nemmeno l'irruenza della Force India di Sergio Perez.
Passano i giri, l'acquazzone auspicato dagli uomini in Rosso non arriva, ma Vettel è deciso a far dimenticare i problemi d'affidabilità accusati in qualifica. 'Super Seb' è una furia, cambia le soft con le super soft, passa la Mercedes di Bottas e si lancia alla rincorsa del podio trovandosi davanti la Red Bull di Ricciardo. Davanti, intanto, Verstappen è in pieno controllo della situazione con Hamilton a distanza di sicurezza.
Mancano dieci giri e il tedesco della Ferrari sferra l'attacco finale a Ricciardo che sembra spacciato, ma nel momento decisivo tra i due si mette l'ex ferrarista Alonso che con la sua McLaren si fa doppiare dalla Red Bull dell'australiano e sbarra di nuovo la strada a chi lo ha sostituito a Maranello ormai tre anni fa.
Poco dopo la Rossa di Vettel sembra perdere potenza ed è costretta a rinunciare al suo assalto al terzo posto. Sul podio di Sepang, l'ultimo della sua storia in Formula 1, la festa è tutta per il clan Verstappen che il giorno dopo il ventesimo compleanno del 'terribile' olandese salta di gioia per la seconda vittoria del pilota Red Bull.
Sul secondo gradino del podio Hamilton non sembra poi così contento per una fuga che poteva essere più consistente, mentre Vettel tiene aperto il Mondiale ma danneggia incredibilmente la sua Ferrari speronata dopo il traguardo dalla Williams di Stroll. L'ennesimo episodio negativo per il Cavallino Rampante in un week-end da dimenticare, forse, ma non del tutto.
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