ROMA. Dopo un venerdì con più bassi che alti, Sebastian Vettel e la Ferrari hanno pazientemente atteso il momento giusto per sferrare il colpo del (provvisorio) ko e prendersi la pole del Gp di Singapore, la 49/a in carriera del tedesco, la quarta sul circuito asiatico, dove partire davanti vale già un pezzetto di podio. Con Q1 e Q2 dominate dalla Red Bull di Max Verstappen sembrava che per l’olandese fosse scoccata l’ora del primo exploit. Invece, l’ultimo turno di qualifica di Vettel è stato perfetto: prima l’1'39"669 lo ha portato in vetta, poi - mentre Verstappen spingeva al massimo per scalzarlo - ha ulteriormente limato il suo crono: 1'39"491, oltre tre secondi sotto la pole di Rosberg del 2016. Merito anche dei nuovi 'gommonì Pirelli, che sulle curve di Marina Bay incollano le vetture all’asfalto. Un guizzo salutato da Vettel con irrefrenabili urla di gioia nel microfono del team radio. E che ha relegato Lewis Hamilton (leader del mondiale con 238 punti, appena tre più del ferrarista) e la Mercedes al quinto posto in griglia. Davanti al britannico, oltre a Verstappen, in seconda fila partiranno Daniel Ricciardo con l’altra Red Bull e la Ferrari di Kimi Raikkonen. Le prestazioni del Finlandese sono state un pò altalenanti (nono nelle ultime libere, undicesimo in Q1, terzo in Q2) e lo hanno lasciato scuro in volto. Sesto Valtteri Bottas con l’altra Mercedes. «Non so dove ho trovato questo tempo, ho faticato sia ieri che oggi ad inizio pomeriggio e nelle terze libere - ha detto Vettel appena sceso dalla vettura, cercando di spiegare come fosse riuscito a ribaltare la situazione - Devo ringraziare il team» che ha trascorso la notte lavorando nel box. «La macchina è stata fantastica - ha aggiunto - Quando senti che la Ferrari prende vita, ci fai quello che vuoi. Amo questa pista, diventava sempre più veloce e sapevo di poter arrivare in alto. E’ stata dura, ma ce l’abbiamo fatta». Hamilton dovrà inseguire, un handicap pesante a Singapore: «Certo, ma la gara è molto lunga e può succedere di tutto - ha poi ragionato Vettel, a mente fredda, in conferenza stampa - Il feeling con la Ferrari c'era già venerdì, dovevamo solo tirarlo fuori. Sono fiducioso per domenica, ma prima che a Lewis dovrò pensare a Verstappen, che partirà al mio fianco, ed a Ricciardo che è andato molto forte». Hamilton ha riconosciuto la superiorità delle Rosse. «Non mi aspetto mai di essere quinto, è frustrante. Immaginavo che le Red Bull fossero veloci, ma pensavo di potermela giocare con le Ferrari. Invece oggi erano entrambe eccezionali, di un altro livello rispetto a noi. Ho dato tutto, ho spremuto la macchina al massimo. Non c'era altro da fare. In quella posizione mi sento un pò fuori dalla lotta. Ma domani potrebbe essere diverso» ha concluso. Il quarto posto non ha soddisfatto Raikkonen: «Ho avuto molte difficoltà in tutto il weekend e anche oggi avevo dei problemi - ha detto - La situazione è davvero lontana dall’ideale ma, con tutte le difficoltà che abbiamo avuto, mi prendo il quarto posto. E’ stata una giornata molto difficile nel mettere l’auto in condizioni ottimali».