MISANO. Due piloti Ducati sul podio della MotoGp a Misano, ma dalla parte sbagliata, e così il pubblico ha fischiato il vincitore, Marc Marquez, e l’inno di Spagna. Un comportamento antisportivo che non sarà piaciuto al ministro dello Sport, Luca Lotti, che ha premiato i migliori, e probabilmente nemmeno a Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso, che si sono dovuti arrendere alla superiorità del campione spagnolo. Il primo ha alzato bandiera bianca all’ultimo giro, dopo essere stato a lungo in testa, il secondo, non a suo agio con la Desmosedici sull'asfalto bagnato e insidioso, si è limitato a controllare, sperando magari in un errore del portacolori della Honda. I due sono ora appaiati in testa alla classifica mondiale, con 199 punti, mentre Maverick Vinales, quarto con l'unica Yamaha in pista, li insegue staccato di 16 lunghezze.
«Oggi in queste condizioni era importante non commettere errori, perché il campionato è ancora lungo. Inoltre, qui a Misano non eravamo mai saliti sul podio e un terzo posto va benissimo» ha commentato il forlivese, reduce da due vittorie consecutive ma non in grado oggi di fare la differenza. Ci aveva provato il suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo, che è partito fortissimo portandosi in testa e allungando su Marquez e un arrembante Petrucci. La corsa del maiorchino è però finita troppo presto, al sesto giro, quando una sgroppata della Desmosedici lo ha proiettato in aria, per fortuna senza conseguenze. Petrucci a quel punto si è trovato in testa, con Marquez attaccato come un’ombra ma prudente, mentre Dovizioso non è stato mai in grado di avvicinarli. Il sogno del pilota ternano e del pubblico di Misano è finito al penultimo giro, quando Marquez ha trovato il varco giusto ed è andato a vincere. "Ero secondo e pensavo di non correre rischi ma nel finale mi sono reso conto che potevo provarci e che era importante prendermi una vittoria dopo il nulla di fatto a Silverstone. Insomma, non potevo accontentarmi ed è andata bene», ha detto il pilota della Honda, al quarto successo stagionale e al quinto sulla pista di Misano, due delle quali nella classe regina. Pilota Ducati «campionato è lungo». Petrucci, che ha visto sfumare la prima vittoria in MotoGp, ha dichiarato di «non avere rimpianti. All’ultimo giro ci ho provato a tornare davanti, ma poi ho deciso di accontentarmi del secondo posto».
Il pilota umbro ha comunque dimostrato che sul bagnato resta tra i migliori e spera di aver solo rimandato l’appuntamento col successo. Il tris di gare a Misano ha visto il tricolore sul gradino più alto del podio nella classe Moto3, dove Romano Fenati (Honda) ha preceduto Joan Mir (Honda) e Fabio Di Giannantonio. Lo spagnolo resta in vetta al Mondiale con oltre 60 punti di vantaggio sul marchigiano. Nella classe Moto2, ha vinto lo svizzero Dominique Aegerter, davanti al connazionale Thomas Luthi e al malese Hafizh Syahrin. Non ha finito la gara il leader del Mondiale Franco Morbidelli, che adesso vede Luthi distante appena 9 punti nella classifica iridata.
Il Mondiale si sposta in Spagna, sul circuito di Aragon, dove si corre tra due settimane. In tanti sperano per allora in un miracoloso recupero di Valentino Rossi.
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