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Us Open, Federer ai quarti: affronterà Del Potro

Roger Federer

NEW YORK. Il gigante di Tandil contro 'King' Roger: gli Us Open, orfani di tante stelle (Djokovic, Murray, Wawrinka, Nishikori), offriranno almeno un po' di spettacolo ai nostalgici della racchetta visto che il tabellone metterà di fronte ai quarti di finale Roger Federer e Juan Martin Del Potro, due 'veterani' del circuito, in quello che sarà il remake della finale 2009, vinta a sorpresa dall'argentino.

Se per il 19 volte vincitore di Slam era quasi scontato il passaggio di turno (6-4, 6-2, 7-5 al tedesco Philipp Kohlschreiber), per il n.28 Atp argentino dato in parabola discendente l'approdo ai quarti si può paragonare a un vero miracolo sportivo.

Anche per come è maturata la vittoria contro l'arrembante e giovane austriaco Dominic Thiem, avanti due set a zero (tra l'altro vinti con una facilità estrema, 6-1 e 6-2). Eppure, come spesso accade nello sport, 'Delpo', che si é presentato in campo indebolito dall'influenza (tanto da prendere una tachipirina), si è reso protagonista di una rimonta incredibile, una di quelle che restano scolpite nella storia secolare di questo sport, riuscendo a rimontare il n.8 del mondo con un perentorio 6-1 nel terzo set, vincendo ai tie break il quarto (annullando due match point sul 6-5 con due ace all'avversario), prima di trionfare 6-4 nel quinto, dopo tre ore e mezzo di gioco.

Il primo a sorprendersi è stato il protagonista del miracolo: "Non so davvero come ho fatto - ha detto l'argentino a fine match - Non dimenticherò mai questo match, stavo male da due giorni e sono entrato in campo davvero scarico fisicamente, ma il sostegno di questo pubblico mi ha dato una carica enorme. Posso dire che questa è una delle vittorie più belle della mia carriera", ha aggiunto Del Potro che pure può vantare il Major newyorchese nel 2009, una Coppa Davis e la medaglia d'argento a Rio 2016.

Si ritroverà di fronte ancora Roger Federer: "Ho tantissima ammirazione per lui, è il miglior giocatore della storia, penso che sarà un confronto interessante, però dalla finale 2009 sono passati otto anni. Io so come devo giocare se voglio vincere ma bisogna vedere come starò fisicamente dopo questa battaglia", ha concluso uno spossato Del Potro che ha avuto uno spettatore d'eccezione proprio nel futuro avversario, impegnato in contemporanea sull'Arthur Ashe Stadium contro Kohlschreiber: il fuoriclasse elvetico, sentendo l'eccitazione degli spettatori del Grandstand, si è infatti tenuto informato dell'andamento della partita.

"Durante il medical time-out alla fine del secondo set ho voluto vedere a che punto erano", ha ammesso il 36enne di Basilea a caccia del 20esimo titolo Slam, avanti 15 a 6 nel bilancio dei testa a testa con Del Potro. "E' qualcosa di speciale ritrovare Juan Martin nel circuito a così alto livello dopo tutti gli infortuni che ha avuto: non vedo l'ora di affrontarlo".

Chi vincerà si troverà di fronte con tutta probabilità Rafa Nadal, e nel caso di semifinale che tutti sperano (34 Slam in due), sarebbe la prima volta a New York tra il maiorchino e l'elvetico.

"Devo vincere un match ancora prima di pensare a Federer e ho molto rispetto per il mio prossimo avversario", taglia corto il mancino spagnolo facendo riferimento al 19enne russo Andrey Rublev, emergente Next Gen per la prima volta nei quarti di finale di uno Slam.

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