ROMA. Tomasz Marczynski è il protagonista in positivo della 12/a tappa della Vuelta di Spagna, Chris Froome quello in negativo. Il keniano bianco questa volta è uscito con le ossa rotte da una tappa che, sulla carta, si presentava povera di emozioni e che, invece, ha riservato fuochi d'artificio. Grazie alla grande azione di Alberto Contador, che corre come se non ci fosse un domani (per lui, visto che ha annunciato il ritiro dal ciclismo agonistico a fine stagione, non ci sarà davvero) e che anche oggi ha dato battaglia, stimolando l'orgogliosa reazione di Froome che, per non farsi staccare, è finito due volte a terra, rischiando più dei 20" alla fine ceduti a Vincenzo Nibali. Ad Antequera, Marczynski (Lotto Soudal) ha concesso il bis e messo le mani sulla frazione odierna (aveva vinto anche la 6/a), a Sagunto. Il polacco di 33 anni ha allungato sulle rampe della salita di Los Dolmenes e si è involato verso il traguardo, finendo con le braccia al cielo e precedendo nell'ordine Omar Fraile e Joaquín Rojas, il connazionale Pawel Poljanski e Stef Clement, tutti a 52". Il gruppo dei big è finito a oltre 7', Froome a oltre 8'. Contador si è giocato il tutto per tutto ai -20 chilometri dall'arrivo, trascinando dietro Nicola Roche, poi è rimasto solo e ha proseguito, mentre Froome orchestrava il suo inseguimento. L'inglese ha avuto un guasto meccanico, è caduto e non è più riuscito a riacciuffare come aveva fatto altre volte Nibali e compagni, a loro volta staccati di 24" da Contador. Nibali era partito con un distacco di 1'19" dal leader della generale Froome, stasera si ritrova a 59". Aru è settimo a 2'37" e non è facile che rientri nella corda podio, mentre lo 'Squalo dello Stretto' può sperare e sa da oggi di avere un 'alleato' in più contro Froome: Contador.