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Milan senza difficoltà coi macedoni dello Shkendija: c'è ancora la firma di Cutrone

MILANO. Nel Milan rivoluzionato con 200 milioni di euro, l'uomo copertina rimane un giovane talento fatto in casa a costo zero. Cutrone, 19 anni, da 11 nel vivaio rossonero, continua a sfruttare ogni occasione concessa da Montella. Il suo sesto gol di questa estate da incorniciare rappresenta il sigillo sulla qualificazione ai gironi di Europa League, epilogo scontato dopo il 6-0 rifilato ai macedoni dello Shkendija una settimana fa a San Siro.

Il successo per 1-0 in Macedonia lo ha confezionato dopo 13' proprio il giovane attaccante, sfruttando al meglio un perfetto lancio lungo del coetaneo Locatelli, e battendo a rete con freddezza dopo aver messo a sedere un difensore e il portiere. Sono gesti di chi ha il gol nel sangue, come ha certificato lo specialista Filippo Inzaghi, allenatore di Cutrone in Primavera nel 2014, ai tempi in cui il Milan giocava la sua ultima partita in Champions.

Vedendo le sue potenzialità, Fassone e Mirabelli (che non escludono altri colpi di mercato) hanno già respinto un'offerta del Crotone ed è sempre più probabile che il numero 63 resti a Milanello per giocarsela con Kalinic e André Silva: in attesa di vedere all'opera il croato, il portoghese costato 38 milioni di euro a Skopje è apparso ancora poco incisivo. A centrocampo ha brillato un altro classe '98, Zanellato, e nella ripresa ha dato una scossa Suso.

Nell'esperimento della difesa a tre si è rivisto dopo tre mesi di stop per problemi al ginocchio Romagnoli, in campo per 45', rischiando anche la doppia ammonizione. Non è stato impeccabile neanche Bonucci, ma complessivamente i rossoneri, dopo la visita in mattinata alla casa natale di Madre Teresa, a Skopje hanno onorato l'impegno contro la modesta squadra macedone. Dopo tre stagioni di astinenza, il Milan torna così a competere oltreconfine ed è in prima fascia nel sorteggio che domani definirà i gruppi di Europa League, traguardo che garantisce 2.6 milioni di euro, senza contare i premi per vittorie e pareggi.

Nei piani della nuova proprietà cinese (domenica è atteso a San Siro il presidente Li Yonghong per la sfida con il Cagliari, lunedì ci sarà un cda) l'Europa League è un obiettivo, da inseguire in parallelo alla qualificazione alla prossima Champions. "Una grande scommessa", l'ha definita il sindaco di Milano, Beppe Sala, sottolineando che il club rossonero "tende a comprare molto a debito" e irritando la dirigenza milanista. "Ci sono rimasto male. Mi sarei aspettato più equilibrio di giudizio - ha spiegato l'ad Fassone -. E' sempre la solita minestra. Il nostro debito è due volte e mezzo inferiore a quello dell'Inter".

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