ENNA. I loro destini spesso si sono intrecciati, all’insegna della rivalità tra tifoserie ma anche del rispetto e della consapevolezza di quanto importate, ma difficile, sia promuovere lo sport, con tutti i suoi valori, in un contesto difficile come l’entroterra siculo.
Oggi l’Enna vive una sorta di nuova giovinezza, con una compagine societaria che è riuscita a riportarla in Promozione, per un ripescaggio comunicato alle 17 dell’8 agosto, dopo una stagione di Prima categoria chiusa al sesto posto. E allo stesso tempo la Nissa sembrerebbe costretta a puntare solo sul calcio giovanile. Le note liete, dunque, riguardano l’entusiasmo ritrovato di Enna, attorno alla formazione gialloverde, che quest’anno potrà contare sin dall’inizio sul suo stadio, il «Generale Gaeta», a differenza di ciò che è accaduto la scorsa stagione, quando l’Enna ha potuto giocare realmente in casa solo le ultime tre gare interne, dopo un esilio forato a Barrafranca, per effetto di un accordo reso possibile dall’ospitalità dei barresi, poi pubblicamente ringraziati dalla dirigenza dell’Enna.
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