ROMA. "Non tutto è compromesso, ma ora si fa complicata". E' Gigi Di Biagio, a partita appena finita, a fotografare esattamente il senso della brutta sconfitta dell'Italia contro la Repubblica ceca. Il 3-1 finale è pesante anche in chiave differenza reti. Allontana la semifinale e rimette in gioco i cechi, sconfitti 2-0 all'esordio dalla Germania. E sabato battere quest'ultima potrebbe non bastare. Nel primo tempo, chiuso in svantaggio di un gol, gli Azzurrini soffrono il pressing avversario. Nella ripresa mostrano le cose migliori fino al meritato pari di Berardi. Ma a quel punto si disuniscono, subendo il 2-1 su una ripartenza. Il 3-1, un eurogol da fuori area con Donnarumma colpevolmente in ritardo, chiude ogni speranza di recupero. Quattro novità rispetto alla partita con la Danimarca. Ferrari al centro della difesa sostituisce Caldara, fermato da un affaticamento muscolare. A sinistra della difesa c'è Calabria al posto di Barreca. A centrocampo spazio a Grassi e Cataldi al posto di Benassi e Gagliardini. L'Italia parte decisa ed all'11' Bernardeschi, favorito da un rimpallo su un tiro di Pellegrini, ha l'occasione di battere una sorta di rigore in movimento. La conclusione, indirizzata sotto la traversa, però è centrale e Zima la neutralizza. Dopo un destro potente, ma alto, di Hasek dal limite dell'area, la Repubblica Ceca passa al 24'. Su un disimpegno azzurro all'indietro Rugani scivola e apre la via a Travnik. Il capitano ceco fa qualche passo e batte Donnarumma, anche in questo caso non impeccabile, con un rasoterra angolato ma non troppo. Andata in svantaggio, l'Italia mostra qualche limite tattico. La foga di arrivare al pari fa allungare le distanze e perdere equilibrio. Petagna, servito da Berardi, sfiora il pari al 33'. Ma in un paio di circostanze gli avversari potrebbero trovare il 2-0 in contropiede, con gli Azzurri a salvarsi in affanno. L'ultimo lampo azzurro è ancora di Bernardeschi (39'). Zima ci arriva in tuffo. Dopo l'intervallo le squadre tornano in campo senza cambi. Ma già al 9' Di Biagio toglie Grassi, un centrocampista, per rinforzare l'attacco con Chiesa. Su un cross di Berardi, Bernardeschi impegna per la terza volta Zima. Lavicka toglie Hasek per inserire Havlik. I cechi corrono tanto, triplicando sempre le marcature. Fisicamente sembrano stare meglio. L'Italia però è più determinata ed al 25' trova il pari con un colpo di testa di Berardi (ben lanciato da Cataldi), dopo che la prima conclusione era stata deviata dal portiere. Esce Bernardeschi per Gagliardini. E' il momento migliore degli azzurri, che sfiorano il vantaggio con un pallonetto di Petagna, alto di un nulla. Ma al 34' un disimpegno errato permette ad Havlik di entrare in area e battere Donnarumma nell'angolino. Di Biagio inserisce Cerri per Cataldi. La rete però è ancora dei cechi: sulla botta da 30 metri di Luftner, un difensore, Donnarumma non arriva. L'Italia affonda, l'Europeo è già a rischio.