ROMA. I milioni possono aspettare "perché c'è un progetto da finire". C'è orgoglio nella parole del ct Gian Piero Ventura in questi giorni, si dice, 'solleticato' dalle offerte che il gruppo Suning gli avrebbe presentato per averlo come supervisore tecnico. "Offerta dalla Cina? Non c'è niente da spiegare, se è vero che c'è stato un interessamento è una cosa che mi lusinga - spiega il commissario tecnico azzurro in conferenza stampa a Nizza in vista dell'amichevole di domani contro l'Uruguay - E' una delle potenze economiche dello sport e se fosse vera mi lusingherebbe moltissimo". C'è però un 'ma' e lo spiega lo stesso ct: "Io sono l'allenatore della nazionale italiana e che abbiamo iniziato un progetto che coinvolge un ricambio generazionale, credo che sia quasi una conseguenza logica quella di portarlo avanti", aggiunge Ventura che sembra chiudere a qualsiasi ipotesi. "Otto-dieci mesi fa abbiamo iniziato questo percorso con l'obiettivo di andare in Russia, allora era questo l'unico obiettivo, poi strada facendo gli obiettivi si sono ampliati, sono nate tante altre cose, dagli stage al cercare di far capire l'importanza di indossare la maglia azzurra, ora c'è un obiettivo più nascosto che è quello di essere la sorpresa ai Mondiali e poi di essere una delle squadre favorite agli Europei del 2020, grazie al processo di crescita di questo gruppo di giovani e con la partecipazione dei 'sopravvissuti', cioè i punti cardini della nazionale - aggiunge Ventura con a fianco Daniele De Rossi, domani capitano ("In porta gioca Donnarumma, annuncia il ct) - Mi e' stato chiesto di portare avanti il lavoro ed è quello che faremo", aggiunge il ct che fa capire che il prolungamento del contratto potrebbe essere una logica conseguenza: "Non è un tema affrontato oggi, quando sono stato chiamato avevo due anni di contratto con il Torino, avevo anche tre offerte, di cui due da grandi squadre - svela - e quando stata offerta la Nazionale non ho avuto dubbi: la panchina azzurra per uno come me che non aveva mai avuto la possibilità di lottare per lo scudetto, era un'emozione unica e mi sono buttato a capofitto su questa avventura. Quello che siamo riusciti a fare è figlio di quel desiderio folle e sono orgoglioso di allenare la nazionale, una delle più importanti al mondo. In questo momento non ho il minimo dubbio di poter andare avanti con la Nazionale". Che adesso significa Uruguay e Liechtenstein e a settembre Spagna, in quello che presumibilmente sarà uno spareggio per la qualificazione diretta al Mondiale: "Abbiamo voglia di giocare queste partite e crescere insieme, con la convinzione che ci sono tutte le potenzialità per fare qualcosa di importante", spiega Ventura che poi risponde su Mario Balotelli che a proprio a Nizza quest'anno è sembrato rinascere. "Se lo avessi convocato forse avrebbe portato piu' tifosi allo stadio", la battuta del ct che poi torna serio: "non è un problema di qualità tecniche, ma di altra natura - spiega - Quando l'ho incontrato gli ho detto qual è il suo problema, cercando di fargli capire quale è la strada che deve imboccare per essere un giocatore importante della Nazionale dove non può essere un semplice numero. Questo e' l'anno del Mondiale ed è una scelta che deve fare lui". Sarà della partita invece, e con i galloni di capitano, Daniele De Rossi che fa capire che nel 2018 lascerà presumibilmente l'azzurro, così come la Roma nel 2019: "Ho 34 anni tra pochi mesi e sono sicuro che sarò un giocatore forte ai prossimi mondiali. Non penso troppo al futuro, ma al prossimo Europeo avrò 37 anni e cerco di essere cosciente e realista".