NIZZA. Vince 3-0 e convince l'Italia di Ventura, che si prepara alle partite che contano battendo in amichevole l'Uruguay. Contro un avversario privo dei suoi migliori giocatori, e alla sua quinta sconfitta consecutiva, gli azzurri hanno regalato sprazzi di buon gioco, senza mai rischiare nulla.
In vantaggio per un autogol di Gimenez nel primo tempo, la squadra di Ventura cala nella ripresa ma riesce comunque a mettere al sicuro il risultato prima con Eder e poi con capitan De Rossi, che su rigore festeggia nel migliore dei modi la 113esima presenza in Nazionale, e sale a 21 reti, una in piu' di Paolo Rossi
A Nizza è estate, fa caldo. Gli azzurri arrivano all'appuntamento con l'undici del 'maestro' Tabarez nel bel mezzo di una rigenerazione che non si vedeva da anni. All'orizzonte il Liechtenstein, domenica a Udine, e soprattutto la Spagna, il 2 settembre. passaggi chiave della corsa verso il Mondiale 2018. Ventura sperimenta il suo 4-2-4 iper-offensivo, un occhio alla crescita dei giovani - convincenti Donnarumma e Spinazzola da titolari -, l'altro al ranking Fifa.
L'Italia arriva all'Allianz Riviera, un gioiello, dodicesima; l'obiettivo è entrare nella top ten ed essere testa di serie ai Mondiali. Bisogna quindi vincere. Anche in amichevole, anche contro l'Uruguay, l'unica ad avere un bilancio favorevole negli scontri diretti. L'ultimo tre anni fa, in Brasile, costò i Mondiali all'Italia dell'ex ct Prandelli e di un certo Mario Balotelli protagonista proprio qui nell'ultima stagione con la maglia del Nizza. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata. Sono cambiati giocatori e ct, due volte, ed è cambiata la mentalità.
Programmazione, crescita e futuro sono le parole d'ordine del nuovo corso, senza per questo voler rinunciare ai risultati. E in campo si vede eccome se dopo soli 4' Marchisio, poi costretto al cambio per infortunio, si fa ammonire nel tentativo di recuperare un pallone in mezzo al campo a Gimenez. Sfortunato il difensore dell'Atletico Madrid quando al 7' spedisce nella propria porta il pallone nel tentativo di toglierlo dai piedi di Belotti, ben servito da Insigne. Il vantaggio arriva per caso, ma l'Italia se lo guadagna in un primo tempo tutto all'attacco e senza grossi grattacapi per Donnarumma, chiamato a sostituire un Buffon applauditissimo anche in panchina dal pubblico, in prevalenza italiano.
Tra i sudamericani mancano Godin, Cavani e Suarez, quello del morso a Chiellini, e lo spettacolo ne risente. Immobile protesta e si fa ammonire perché voleva il rigore per un tocco dubbio in area di Coates. Nella ripresa la girandola dei cambi, e il gol annullato a Cáceres per un fallo su Montolivo. L'Italia rallenta e fatica a trovare varchi. Fino alla mezzora, quando due fiammate di Spinazzola ed El Shaarawy riaccendono una partita che sembrava finita. Fortunato il raddoppio di Eder al 39', bravo a deviare in rete un tiro di Gabbiadini destinato ad uscire, è invece da applausi l'azione di El Shaarawy, abbattuto da Gimenez in pieno recupero nell'azione del rigore trasformato da De Rossi.
L'Italia saluta Nizza con un risultato positivo, che fa morale e ranking. Domenica per le qualificazioni Mondiali, a Udine, c'è il Liechtenstein, squadra sulla carta più che abbordabile per gli azzurri, che dovranno cercare di realizzare il maggior numero di gol per la differenza reti. Da valutare le condizioni di Marchisio. Ma è l'unica nota stonata di una serata davvero positiva.
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