ROMA. Luciano Spalletti lascia la Roma. L'ufficialità del divorzio tra tecnico e società giallorossa è arrivata in mattinata con una nota pubblicata sul sito del club in cui si annuncia "la fine del rapporto di lavoro". "La società è attualmente impegnata nella nomina del nuovo tecnico" prosegue la nota. Il candidato numero uno come successore di Spalletti è l'attuale tecnico del Sassuolo, Eusebio Di Francesco. L'ufficialità della separazione fra tecnico e club arriva dopo la vittoria di domenica sul Genoa per 3-2, che garantisce ai giallorossi la seconda posizione in campionato e la qualificazione automatica alla fase a gironi della Champions League 2017-18. "Vogliamo porgere i nostri più sentiti ringraziamenti a Spalletti per il grande lavoro svolto e per l'importante contributo dato al club sin dal suo ritorno - le parole del presidente della Roma, James Pallotta -. Sotto la sua guida in questa stagione, la squadra ha conquistato il maggior numero di punti e segnato più reti nella storia del club giallorosso. Auguriamo a Luciano il meglio per il futuro. Il club intende continuare il suo percorso di crescita e il nuovo allenatore condividerà i valori e la filosofia della società, contribuendo allo sviluppo dell'AS Roma". "Lascio una Roma forte, che ha fatto quasi tutto bene, nel lavoro collettivo. Non sempre tutti hanno remato dalla stessa parte": sono le parole di commiato di Luciano Spalletti da tecnico della Roma. "Ho sempre lavorato con coerenza: alle volte ho usato parole forti, ma perche' in quel momento serviva cosi'". "I fischi che ho preso domenica io non li merito", ha detto Spalletti. "Li avevo sentiti gia' prima, perche' non nascono da me ma da chi ha voluto creare una divisione tra me e Totti che non esiste", ha aggiunto Spalletti. "Ora Totti non c'e' più e questa divisione deve essere superata - ha aggiunto Spalletti - Io e Francesco continueremo a rispettarci, a stimarci reciprocamente: se poi parla qualche ventriloquo...certe cose sono dispiaciute soprattutto a me. Ma io vado dritto per la mia strada". "Con Totti resto amico e ora che capirà che è altrettanto bello il dopo, diventeremo anche più amici" aggiunge Spalletti, sottolineando che "Francesco ha smesso da solo, non l'ho fatto smettere io". "L'età che ha gli impone di smettere. Anzi: lo avrò fatto smettere o lo avrò fatto giocare un anno in più? Facciamo un sondaggio... Secondo me l'ho fatto giocare un anno in più. Io gli ho voluto strabene" conclude il tecnico toscano.