Lunedì 23 Dicembre 2024

Scudetto Juve, show record: meglio del Grande Torino

ROMA. Un filotto di sei scudetti mai realizzato nella storia del campionato, in un anno stellare con la finale di Coppa Italia e quella prestigiosa in Champions. Il pallone italiano è sempre più bianconero, club modello di programmazione, mentalità e risorse utilizzate magistralmente. Il doppio tris realizzato da Antonio Conte e Max Allegri, partendo dalle ceneri di Calciopoli, ha reso la Juve più bella e vincente di quelle di Trap e Lippi e di quella del quinquennio degli anni '30. Perchè a vincere tanto ci sono riuscite alcune squadre, ma a farlo con continuità sono state, nel girone unico, solo tre club, a parte la Juve: il Grande Torino con cinque titoli dalla seconda guerra mondiale fino allo schianto di Superga; il Milan di Capello col tris negli anni '90 e l’Inter di Mancini e Mourino con un pokerissimo trainato dalla contingenza favorevole di Calciopoli. La cavalcata della Juve parte dal purgatorio della B col nucleo formato da Buffon, Chiellini e Marchisio, poi il club si compatta con Andrea Agnelli tornando in vetta nel 2012 e restandovi sempre salvo la breve crisi autunnale del secondo anno di Allegri. Agli albori del calcio vincere con continuità è più semplice. Il Genoa si aggiudica sei dei primi sette campionati, a partire dal 1898, con due coppie di tris grazie alla formula dello challenge round (come nella Coppa America di vela). A fermare la serie è il Milan nel 1901. L’altro tris lo realizza dal 1911 la Pro Vercelli, che domina con punteggi tennistici. Ma il primo squadrone scolpito nel mito è la Juve del quinquennio 1931-35. Edoardo Agnelli, aiutato dal geniale barone Mazzonis, recluta un dream team di campioni con alcuni oriundi argentini. A plasmare il gruppo l’allenatore psicologo Carlo Carcano, seguace del metodo. Combi-Rosetta-Caligaris è la triade difensiva, fondamenta su cui si innestano gli oriundi Orsi, Monti, Cesarini e 'Freccia d’orò Sernagiotto, i cursori Bertolini e Varglien, l’elegante Giovanni Ferrari, l'imprendibile 'farfallinò Borel. Roma, Bologna e tre volte l'Ambrosiana Inter vengono travolte dalla 'fidanzata d’Italià. Lo scudetto 1935 in volata con harakiri dell’Inter anticipa lo psicodramma di Cuper 67 anni dopo. Ma se la Juve ha vinto tanto sempre, a entrare nella leggenda è il Grande Torino, costruito da Ferruccio Novo passando dal 'metodò al 'sistemà (3-2-2-3). Una difesa col roccioso Ballarin, il mastino Rigamonti, l’elegante Maroso e lo spericolato portiere Bacigalupo. Un centrocampo straordinario col solido Castigliano, il geometrico Grezar, il motorino Loik, il condottiero indomabile Valentino Mazzola, stratega e simbolo della squadra. In attacco l’incontenibile Gabetto e due ali guizzanti e incisive, Menti e Ossola. Cinque scudetti a cavallo della guerra. I primi due di misura su Livorno e Inter, poi il Grande Torino domina con vittorie a raffiche: +10 sulla Juve nel 1947, + 15 sul Milan e 125 gol segnati nel 1948 fino allo schianto di Superga nel 1949 dopo avere di fatto già blindato lo scudetto . Meno consistente ma sostanziosa la serie del Milan di Berlusconi e Capello, di Baresi e Maldini e dei tre olandesi Gullit, Rijkaard e Van Basten. Gli 'invincibilì calano un tris formidabile. Imbattuti nel 1992 con +8 sulla Juve, poi salgono in cattedra Boban, Savicevic e Papin e il prodotto non cambia: +4 sull'Inter e +3 sulla Juve nelle due stagioni successive. Il quinquennio interista nasce nel vuoto di calciopoli, si rafforza con un organico sontuoso che Mancini e Mourinho conducono al trionfo. Scudetto a tavolino quello del 2006, poi il gruppo a trazione argentina (Samuel, Zanetti, Cambiasso e Veron) inserisce anche Ibra e Crespo e stravince con +22 sulla Roma nel 2007 mentre c'è l’arrivo in volata nel 2008. Arriva Mourinho e l’Inter chiude a +10 su Juve e Milan e, nell’anno del triplete, a +2 all’ultimo turno sulla Roma di Ranieri. Ma la più vincente di sempre è la Juve odierna, che sbanca la serie A col sesto sigillo di fila. Sarà dura interrompere questa striscia record, di tutto rispetto anche in ambito europeo. Nei tornei maggiori meglio ha fatto il Lione in Ligue1 con 7 (1902-08), a 5 si fermano Real (1961-65 e 1986-90) e Bayern (2013-17). In Premier nessuno è andato oltre il tris e recentemente solo il Manchester United (1999-2001 e 2007-2009). Nei tornei medi il record è del Roseborg in Norvegia con 13 scudetti di fila (1992-2004), a seguire 11 Dinamo Zagabria (2006-16), 9 Dinamo Kiev (1993-2001) e Cska Sofia (1954-62), 8 Basilea (2010-17), 7 Olympiacos (1997-2003 e 2011-2017).  

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