ROMA. La Roma blinda il secondo posto con vista Champions League. Cinque reti al Chievo, con doppiette griffate El Shaarawy e Salah, acuto finale di Dzeko. Ne incassa anche tre di gol, ma poco importa: i giallorossi 'vedono' la Juve a un solo punto, pur sapendo che adesso possono solo incrociare le dita, sperando in un (improbabile) passo falso del gruppo di Allegri, che domani avrà col Crotone il secondo match ball scudetto. Il quinto gol messo dentro da Dzeko ha 'costrettò Spalletti ad ascoltare l’urlo di tutto il Bentegodi e ad inserire negli ultimi cinque minuti (più i 3' recupero) capitan Totti. Uno scampolo più consistente rispetto alla passerella con la Juventus, in attesa della consacrazione finale quando tutta la Roma giallorossa accorrerà all’Olimpico per onorare un mito, Spalletti permettendo. A Verona va in scena una vera gara di fine campionato: difese già in vacanza, ritmi non ossessivi, gol e occasioni in quantità industriale. Primo tempo pimpante, con difese allegre e attacchi protagonisti. La Roma prova a fare la gara, ma l’approccio è sotto ritmo e il Chievo può ripartire con pericolosità. Il vantaggio dei veneti è logica conseguenza e anche la rete fotografa l’atteggiamento mentale delle squadre. Dal nulla arriva una palla 'sporcà nell’area della Roma. Rudiger si addormenta e Castro ne approfitta tirando in porta: Szczesny non può fare nulla. La Roma rischia di andare nuovamente sotto per un sinistro di Birsa, poi pesca il pari per un errore della difesa di casa. El Shaarawy beffa la difesa del Chievo scappando sul filo del fuorigioco: l’italo-egiziano salta Sorrentino e deposita in rete. Il pareggio non scuote i giallorossi che giocano prettamente sulla corsia di sinistra, ma non alzano il ritmo delle giocate. Poi la difesa fa il resto. I gialloblù infatti pungono ancora con Inglese: l’attaccante viene lasciato tutto solo in area e raccoglie un cross dalla sinistra di Birsa segnando di testa. Qui la reazione capitolina è degna di nota. Roma vicina al pareggio: Dzeko serve un assist per Salah che di testa non riesce a battere Sorrentino, che respinge la palla, a pochi centimetri dalla porta. L’egiziano si rifà subito segnando con un bellissimo tiro a giro che non lascia scampo a Sorrentino, anche se risulta determinante un tocco di Cesar. Maran inserisce in apertura di ripresa Pellissier, ma la Roma non è più quella vacanziera del primo tempo. Una mezzora di sostanza per mettere la museruola al Chievo e al tentativo di sorpasso del Napoli e, perchè no, alimentare qualche residuo, ma ancora possibile, sogno scudetto. Apre la scatola El Shaarawy, dilata il margine Salah, chiude i conti Dzeko, prima dell’acuto finale di Inglese. La Champions è ancora più vicina, ma ora si può anche tifare Crotone. Sognare non costa nulla.