Lunedì 18 Novembre 2024

Atalanta e Milan pareggiano, la "Dea" in Europa League

BERGAMO. Deulofeu risponde a Conti tenendo dritto il timone del Milan per l’Europa League, ma a festeggiare in anticipo il ritorno internazionale dopo 26 anni dai quarti Uefa con l’Inter è la straordinaria Atalanta di Gasperini. E’ il culmine della settimana che l’ha vista rilevare lo stadio dal Comune di Bergamo e prolungare fino al 2020 il rapporto con il tecnico inauguratore di un nuovo ciclo. I rossoneri, reduci da due soli punti nelle ultime quattro partite e ancora sotto choc per il 4-1 subìto a domicilio dalla Roma, rispolverano un ex di turno come il lungodegente Montolivo in un 3-5-2 che allo start subisce le percussioni del Gomez di casa (subito un cross radente dalla sua zolla) e Kessie uscendo dal guscio solo al 13' con l’assolo di Deulofeu chiuso in fallo di fondo. Botta e risposta fra 16' e 20', con Petagna a liberarsi di Zapata sul filtrante di Spinazzola per poi calciare a lato e l’intraprendente ma troppo solo spagnolo a farsi murare da Toloi l’incursione con botta secca. Sette giri di cronometro e Kucka regala palla al Papu, che dalla distanza non spaventa Donnarumma. I bergamaschi giocano meglio ma senza pungere e il confronto resta aperto. Ancora Deulofeu (33') converge dalla mancina per ottenere la palla di ritorno di Lapadula: il destro in caduta è preda in due tempi di Berisha. Il Milan deve inchinarsi alla doppia fiammata locale al 44', quando Donnarumma è miracoloso nel respingere a tu per tu con il Gomez argentino ma impotente di fronte al successivo spunto di Spinazzola. Sul suo tiro cross dal fondo il portiere milanista si fa sfuggire la palla favorendo l’appoggio sotto misura di Conti. Nella ripresa Deulofeu imbocca subito dall’out destro il taglio di Pasalic, che però fallisce incredibilmente il pari. Al 4' Cristante viene dimenticato in area e impegna l’estremo ospite in corner. Al decimo Pasalic svetta male sulla punizione di Suso, nemmeno trenta secondi e Masiello serve al numero 10 nerazzurro il radente da fuori poco angolato. Montella prova ad affidarsi a Bacca per dare peso a un attacco asfittico, ma sullo schema da piazzato a due Freuler-Gomez è Masiello a sfiorare il gol, colpendo di interno coscia in spaccata sulla scodellata del suo fantasista. È il 17', dopo 4 minuti Donnarumma deve togliere dall’angolino il fendente dal limite di Kessie liberatosi da solo. Gasperini sceglie di controllare e ripartire, il Milan sbuca di nuovo in area a sette dal novantesimo con Lapadula che tira in bocca a Berisha senza sfruttare l’assist di Suso sporcato dalla difesa. Ma nel finale la impatta Deulofeu, che aggancia l’ammollo dalla destra di Suso, fa una finta e infila Berisha grazie alla deviazione decisiva di Masiello. Un gol amaro per l’Aralanta, che però festeggia la quinta qualificazione a una competizione continentale, dopo quelle conquistate con la vittoria della Coppa Italia nel 1963, con il secondo posto nello stesso trofeo nel 1987 e con la doppietta Uefa 1989-90.

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