ROMA. Alla fine sarà la finale più attesa: il 3 giugno saranno Juventus e Real Madrid a contendersi la Champions League a Cardiff. Ma la qualificazione della squadra di Zinedine Zidane è stata meno facile del previsto, nonostante la vittoria per 3-0 nella semifinale di andata.
Nella partita di ritorno giocata al 'Vicente Calderon' - impianto che ospitava stesera per l'ultima volta una partita internazionali del club colchineroso che l'anno venturo si trasferirà al 'Wanda Metropolitano' - l'Atletico Madrid ha venduto cara la pelle e per quasi un tempo ha creduto nella 'remuntada', come evocato alla vigilia dal tecnico Diego Simeone.
Inizio da sogno per l'Atletico - e da incubo per il Real - che al 16' si trova sul 2-0 grazie al colpo di testa di Saul Niguez (12') e per il rigore di Griezmann concesso per fallo di Varane su Fernando Torres. Sull'esecuzione dell'attaccante francese c'è però un doppio tocco.
Primo tempo nervoso con l'arbitro turco Cakir che deve estrarre per cinque volte il cartellino giallo. Con il passare dei minuti il possesso palla della squadra di Zidane comincia a avere la meglio sulla foga agonistica dell'Atletico e al 42' arriva la rete che vale al Real il biglietto per Cardiff: numero di Benzema sulla fascia sinistra, il francese passa indietro a Kroos che va al tiro, Oblak respinge ma non trattiene, facile la conclusione ravvicinata di Isco.
Nel secondo tempo la partita cala di intensità nonostante le due squadre vadano ancora vicino al gol. Cristiano Ronaldo - un pò in ombra - e Benzema, tra i migliori del Real, fanno ancora venire i brividi a Oblak mentre Navas deve dire no al tris dell'Atletico salvando prima su Carrasco poi su Gameiro. Nel finale ci prova ancora Griezmann ma non c'è niente da fare: l'Atletico viene eliminato per la quarta volta consecutiva in Champions dal Real che arriva alla sua terza finale in quattro anni, la seconda consecutiva.
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