CEFALU'. Il Giro d'Italia riparte domani, con la 4/a tappa, in programma fra Cefalù e il vulcano dell'Etna. Gli organizzatori della corsa rosa hanno catalogato questa frazione come di 'media montagna', ma con un arrivo in salita e un dislivello di circa 4 mila metri. Si partirà dalla cittadina normanna alle 12.
In altre tre occasioni Cefalù è stata sede di partenza del Giro: nel 1976 (vittoria di Gimondi), 1982 (Hinault) e 2008 (Contador). Tre le province interessate dalla corsa, lunga 181 chilometri: Palermo, Messina e Catania. Dopo i primi 55 km leggermente ondulati, la carovana affronterà la salita di Portella Femmina Morta, molto lunga e regolare. E, in seguito allo scollinamento, seguirà una discesa pedalabile, ma molto lunga fino alla zona di rifornimento e al traguardo volante di Bronte, posto al chilometro 124,2.
Infine, il Giro approderà alle pendici dell'Etna (anch'esso già comparso tre volte nella corsa, sempre come arrivo: nel 1967, 1989 e 2011), in una marcia di avvicinamento alla salita decisiva fatta di borghi suggestivi e pieni di difficoltà, almeno fino all'arrivo a Nicolosi (sede del Parco dell'Etna), dove inizierà la salita finale. Prima, però, i corridori passeranno dal secondo traguardo volante di giornata, a Francavilla, dopo 143,5 chilometri.
Nel finale vengono segnalati attraversamenti cittadini, con carreggiata ristretta e spesso su lastricato-basolato. Gli ultimi chilometri della salita finale sono su strada larga e in asfalto, con una pendenza media intorno al 6 per cento e senza picchi particolarmente intensi. La strada si snoderà su ampi tornanti per 17,950 chilometri, con un dislivello di 1.187 metri, una pendenza media del 6,6 per cento, massima del 12. Una lievissima contropendenza ai 500 metri dal traguardo precederà la retta d'arrivo di 200 metri (con una salita al 2,5 per cento), al termine della quale è posto il traguardo largo 7 metri e su fondo asfaltato. L'arrivo è posto nella zona del rifugio Sapienza, a quota 1.892 metri, ed è previsto fra le 17 e le 17,30.
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