ROMA. La Roma cala il poker a S.Siro, batte il Milan, si riprende il secondo posto ai danni del Napoli e tiene almeno aritmeticamente ancora aperti i giochi-scudetto. Al Meazza i giallorossi dimenticano il derby e vincono in modo quasi spavaldo (4-1) contro i rossoneri che, grazie alla debacle dell'Inter e al pareggio della Fiorentina, restano ancora al sesto posto, utile per l'Europa. Nel posticipo della 35/a giornata non c'è partita, con la Roma protagonista di un sontuoso primo tempo di gara, terminato 2-0 grazie alla doppietta di Dzeko (8' e 28') e con due legni a referto (Perotti e Nainggolan). Nella ripresa i rossoneri cercano di riportarsi sotto: ci riescono alla mezzora ma il sogno dura lo spazio di due minuti, il tempo tra il gol di Pasalic (31') e quello di El Shharawy (33') che, di fatto, chiude i giochi, anche se c'è ancora tempo per il sigillo di De Rossi su rigore (per fallo di Paletta, espulso, su Salah). Non ha salutato San Siro Totti, rimasto in panchina per tutti i 90' ma omaggiato dal pubblico milanese con applausi e striscioni. Nel pomeriggio aveva festeggiato anche la Lazio che ha raggiunto l'Europa League anche per la matematica, strapazzando 7-3 una Samp presto in dieci per l'espulsione scellerata di Skriniar. Piange invece Milano, insieme al ko dei rossoneri, deve fare i conti anche con l'ennesima debacle dell'Inter, naufragata a Marassi contro un redivivo Genoa, mentre la Fiorentina pareggia col Sassuolo all'ultimo respiro con Bernardeschi. Pari giusto per l'Atalanta a Udine. In zona retrocessione il Crotone vince a Pescara ma non guadagna terreno, oltre che sul Genoa, anche sull'Empoli che supera il Bologna. Mentre il Palermo scende in B per i calabresi c'e' ancora qualche speranza. La Lazio fa polpette di una dissennata Sampdoria. Keita l'imprendibile spariglia la gara vincendo il duello tra gli emergenti con uno Schick malconcio. Il senegalese segna dopo 2', poi c'e' un rigore che procura uno stordito Skriniar lasciando i suoi in 10 e che viene trasformato da Immobile. Linetty illude la Samp, poi la Lazio da' spettacolo mostrando un gioco ficcante: segnano Hodt di ginocchio, Anderson su un secondo rigore, De Vrij dal limite e nella ripresa Lulic di testa e ancora Immobile. Una resa inaccettabile della Samp nonostante la tardiva doppietta di Quagliarella. L'Atalanta abbassa i suoi ritmi e si deve accontentare del pari in casa dell'Udinese. Molte le assenze per Gasperini ma gli ospiti passano con Cristante, poi i friulani reagiscono e il pari di Perica e' sacrosanto. Cambia parecchio per la corsa all'ultimo posto in Europa League. In attesa del Milan la Fiorentina agguanta l'Inter. I viola acciuffano allo scadere il 2-2 in casa del Sassuolo, in una gara ricca di emozioni e polemiche. Kalinic si fa parare un rigore, poi i viola passano con un bel gol di Chiesa, raddoppiano con Bernardeschi ma il gol viene annullato per un fuorigioco che non c'e'. Poi espulsione di Gonzalo e rigore incerto che Politano trasforma. La beffa e' poi in agguato perche' Iemmello di testa castiga i viola, ma alla fine Bernardeschi porta a casa un punto. Va peggio ancora all'Inter, sempre piu' spaesata e alla deriva, che non trova mai il guizzo a Marassi. I nerazzurri vengono graziati su un fallo di Medel su Simeone che meritava il rigore, poi nella ripresa i liguri trovano il gol del successo con l'ex Pandev dopo una traversa di Veloso. Avrebbero poi l'occasione per pareggiare gli ospiti, ma allo scadere Lamanna para un rigore tirato da Candreva. Dopo il Pescara scenda in anticipo in B anche il Palermo, che trova il pari in casa del Chievo col Goldaniga che va in gol dopo il vantaggio di Pellissier su rigore. Giornata importante, oltre che per il Genoa, anche per l'Empoli che stravince 3-1 col Bologna mantenendo a distanza il Crotone: i toscani realizzano con Croce, una fiondata di Pasquale, e Costa mentre non serve a niente lo splendido tiro a giro di Verdi per il momentaneo pareggio. Vittoria fondamentale perche' il Crotone continua a credere nella salvezza e vince a casa del Pescara con un gran tiro di Tonev.