TORINO. Per lo scudetto la Juventus dovrà attendere ancora almeno una domenica. Ieri sera l'ha fermata, sull'1-1, dopo 33 vittorie consecutive bianconere allo 'Stadium', il Torino rimasto in dieci dal 12' per l'espulsione (ingiusta) di Appiah, in un derby giocato male dalla capolista, cambiata molto da Allegri ma con un'incredibile serie di errori di mira e con idee tanto confuse anche quando sono entrati Pjanic, Higuain e Alex Sandro. Ci ha messo una pezza Higuain, con un gol al '92 nello stesso angolino del gol beffa al 93' di Pirlo, due anni fa. Ma sull'esito finale pesa il rosso, per seconda ammonizione, ad Appiah, entrato sulla palla a metà campo in un contrasto con Mandzukic. Il quarto uomo ha segnalato il fallo, tratto forse in inganno dal volo del croato, a Valeri che ha sventolato il secondo cartellino. Mihajlovic è scattato come una molla e Valeri ha estratto il rosso. Il tecnico serbo è allora entrato in campo con proteste veementi: va probabilmente incontro a una lunga squalifica. Il Toro da quel momento è stato guidato dal vice, l'ex bianconero Attilio Lombardo. Rimasto in 10, il Toro non ha potuto far altro che resistere, sperando in un guizzo di Belotti, che spesso ha protestato per mancati fischi degli arbitri per presunti falli a suo danno, e ce l'avrebbe fatta se la palla non fosse arrivata al 'Pipita'. Ampio il turnover deciso da Allegri: rispetto alla squadra vittoriosa a Monaco, otto cambi: in panchina, oltre a Buffon e Marchisio, nomi annunciati dal tecnico bianconero alla vigilia, anche Higuain, Dani Alves, Alex Sandro, Pjanic, Chiellini e Barzagli. Al rientro Khedira, assente per squalifica in Champions. Ma la formula resta la stessa: 4-2-3-1, con Rincon al posto di Pjanic, Sturaro esterno sinistro nel trio alle spalle di Mandzukic, quest'ultimo nella posizione di solito occupata da Higuain. Il Torino risponde con uno speculare 4-2-3-1, Ljajic, Iago Falque e Boyè per lanciare Belotti. La Juve con tanti attori diversi non è irresistibile, ma Bonucci monta una guardia spietata che manda fuori giri Belotti, e neppure i tre alle spalle del 'Gallo' riescono a trovarespazi per scambi efficaci e tiri pericolosi. Dopo una palla-gol Juve, con palla che attraversa l'area granata tra interventi sbagliati o falliti di un soffio (10'), Belotti riesce a ritagliarsi uno spazio ma il suo destro è fuori mira. Juve vicinissima al gol al 16': il colpo di testa di Benatia si stampa sulla traversa, Hart neutralizza la ribatutta di Sturaro e il destro di Bonucci è toccato sopra la porta. Mandzukic precede Rossettini, su cross di Sturaro, ma alza. La 'Juve bis' mette lo stesso alle corde il Toro: Hart è ancora ottimo sul destro piazzato da Lichsteiner (30'), Dybala sciupa l'occasione migliore, dopo uno scambio con Mandzukic e spara addosso a Hart, bravo a chiudere lo specchio della porta uscendo sul numero 21 bianconero. Il tempo si chiude con Ljajc che manda alto sulla traversa (46'). Dybala scappa a Rossettini, rimedia Moretti (6'), Ljajic su punizione la manda all'incrocio (7'), fa sognare il Toro, che si attarda a festeggiare davanti ai suoi tifosi, Valeri ammonisce Dybala che protesta. Cinque minuti dopo ed ecco l'episodio al veleno del secondo giallo ad Appiah. La Juve è convinta di rimediare ma sbaglia l'impossibile, con Rincon, Khedira, Bonucci, Asamoah, fino a che Higuain rimedia il pareggio.