TORTOLI'. E’ durato solo 24 ore il sogno in maglia rosa dell’austriaco Lukas Postlberger, la grande sorpresa dell’edizione numero 100 del Giro d’Italia. Ma la corsa rosa continua a parlare tedesco: Andre Greipel, alla sua settima vittoria al Giro, arriva per primo in volata sul traguardo di Tortolì, in Ogliastra, diventando la nuova maglia rosa grazie agli abbuoni. Il 34enne, soprannominato il Gorilla, subito protagonista dunque, lui che l’anno scorso lasciò il Giro forse troppo presto. In attesa che escano allo scoperto i grandi favoriti della corsa, su tutti Quintana e Nibali, e soprattutto in attesa delle prime montagne - martedì in Sicilia, alla quarta tappa, è previsto il primo arrivo in salita sull'Etna a 1.800 metri - sono gli scalatori come l’eritreo Daniel Teklehaimanot a mettersi in mostra, già protagonista due estati fa al Tour dove indossò la maglia a pois per una settimana e al Criterium del Delfinato, dove ha vinto negli ultimi due anni la classifica scalatori. E’ stata una tappa più dura del previsto, questa Olbia-Tortolì di 221 km, con un arrivo ancora nel tardo pomeriggio (nonostante la partenza anticipata di 15' dagli organizzatori) come accaduto ieri ad Olbia, dopo diverse salite affrontate con forte vento contrario. Dalla Gallura all’Ogliastra, la carovana rosa ha attraversato Alà dei Sardi e Buddusò, per poi entrare in Barbagia. Tappa caratterizzata dalla fuga di cinque corridori, sulla falsariga di quanto successo ieri, dopo che i fuggitivi sono stati in testa dal secondo al 203/o km. A guidare la testa della corsa è stato proprio Teklehaimanot, nuova maglia azzurra del Giro, già protagonista ieri nella prima tappa, che, insieme con Simone Andreetta (Bardiani-Csf) e il russo Evgeny Shalunov (Gazprom) hanno raggiunto dopo 13 km Lukasz Owsian (CCC Sprandi) e Ilia Koshevoy (Wilnier-Selle Italia), subito all’attacco pochi metri dopo la partenza. Il massimo vantaggio dei fuggitivi è stato di 6' e 40», al 44/o km. Ecco l’allungo di Andreetta che si aggiudica il primo Gran premio della montagna a Nuoro, precedendo Shalunov e Teklehaimanot. A guidare il gruppo degli inseguitori c'è il team della maglia rosa Postlberger, la Bora Hansgrohe, che al passaggio di Nuoro accusava un ritardo di 4' e 25». La città del premio Nobel Grazia Deledda ha accolto con entusiasmo il passaggio della carovana rosa, ma tutto il percorso ha visto la presenza di tantissimi tifosi, nonostante l'assenza dell’idolo di casa Fabio Aru. I fuggitivi perdono un protagonista, con Owsian che viene ripreso dal gruppo e a 3 km dal secondo gran premio della montagna, a Genna Silana, restano in tre perché anche Andreetta va in difficoltà. E’ Teklehaimanot ad aggiudicarselo, primo corridore eritreo a vincere un Gpm al Giro. Il gruppo torna compatto al km 186. Da lì la discesa finale, con il team Bahrain di Vincenzo Nibali davanti al gruppo, e il campione in carica pronto ad approfittarne per allungare. Ma succede poco e a 8 km dall’arrivo va in testa al gruppo la Orica Scott di Caleb Ewan. Si attarda Zakarin, dopo una foratura, perdendo 20» dal gruppo. Si entra a Tortolì per la volata finale: Gaviria parte da dietro, ma si tocca con Ewan - altro grande favorito tra i velocisti - che perde il pedale. Ne approfitta il «Gorilla» che fulmina tutti e taglia il traguardo a braccia alzate. Domani terza e ultima tappa in terra sarda del Giro, Tortolì-Cagliari di 148 km.